A Casalduni dal 25 al 31 luglio la VII edizione di "Sui Sentieri del Brigantaggio"

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Novità di questa edizione, la speciale consegna della Croce Costantiniana ai Sindaci dei Comuni di Casalduni e Pontelandolfo, con una cerimonia solenne.

Nata da un’idea di Franco Parente, la manifestazione “Sui Sentieri del Brigantaggio” edizione 2016 si evolve, passando da un semplice raduno di cavalli e cavalieri, ad un vero evento storico-culturale, che quest’anno per la VII edizione offre un calendario ricco ed articolato che va dal 25 al 31 luglio.
Patrocinata dal Comune di Casalduni e dall’Università degli Studi del Sannio, la manifestazione organizzata da A.S.D. “I Cavalieri della Collina” e A.S.D. “Teatro Equestre Sannita”, si svolge nel Comune di Casalduni e ha come punto fermo la storica passeggiata a cavallo fino a Pontelandolfo, per la rievocazione dell’eccidio del 1861.

Il cavallo al centro dell’evento. Il cavallo nella storia, nel cammino dell’evoluzione dell’uomo e delle civiltà, il cavallo come espressione sana di comunicazione tra l’uomo e gli animali. Punto di congiunzione tra il passato, dove il cavallo era considerato un elemento importante per gli spostamenti, e il presente, come “veicolo” di cultura, sport e condivisione sociale.

Dal 25 al 31 luglio Casalduni diventa luogo di dialogo e festa, di confronto e condivisione attraverso convegni, spettacoli, momenti gastronomici e musicali.
“Sui Sentieri del Brigantaggio deve essere la manifestazione di tutti, perché rispecchia il principio di libertà che mi piace associare alla figura del cavallo.” Ha dichiarato Franco Parente, presidente dell’Associazione “I Cavalieri della Collina”. “Quest’anno – ha proseguito – con le associazioni coinvolte nell’organizzazione, abbiamo voluto diluire l’evento in più giornate, per dare spazio a tutte quelle persone che hanno inteso partecipare attivamente, portando il proprio contributo culturale e sociale”.

L’idea nata diversi anni fa, con la rievocazione storica dell’eccidio di Casalduni e Pontelandolfo del 1861, attraverso una passeggiata a cavallo, ne ha fatta di strada e oggi oltre alla massiccia partecipazione di cavalieri, vede la partecipazione di numerosi giovani, delle associazioni, della scuola, dell’Università, e coinvolge il mondo delle istituzioni con la partecipazione dei sindaci e autorità regionali. Questo credo sia un segnale positivo per il nostro territorio, che attraverso una manifestazione intende aprirsi ad esperienze e condivisioni probabilmente meno “social” chiudendo magari una finestra sul web e aprendone una nella realtà, tra natura, cavalli e storia.” 



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