Aiuto finanziario siccità 2017. Comunità Montana del Fortore costituisce gruppo di lavoro
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"A fronte di una territorialità così estesa, per gli aiuti finanziari destinati a questa calamità naturale sarebbe disponibile un milione e 168mila euro da ripartire fra tutti i Comuni".
Relativamente all'aiuto finanziario per i danni causati dalla calamità naturale “Siccità” che ha interessato il periodo dal primo maggio al 21 settembre 2017, il Responsabile unico del procedimento (Rup) della Comunità Montana del Fortore ha costituito il gruppo di lavoro e sta avviando le procedure per la richiesta di integrazione dei documenti.
“Tuttavia, dalla relazione pervenutami dal Rup – dichiara il presidente dell'Ente, Zaccaria Spina – si evincono forti preoccupazioni. Il Decreto Ministeriale 9588 del 2 marzo 2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.63 del 16 marzo 2018, prevede che sono ammessi al beneficio per la provincia di Avellino 55 Comuni, per Benevento l'intero territorio, per Caserta 65 Comuni, Napoli l'intero territorio, Salerno 33 Comuni. A fronte di una territorialità così estesa, per gli aiuti finanziari destinati a questa calamità naturale sarebbe disponibile un milione e 168mila euro da ripartire fra tutti i Comuni. Nel solo Fortore sono pervenute 337 domande; provvidenze scattate per contributi in conto capitale fino all'80 per cento, per prestiti agevolati con ammortamento quinquennale, per proroga delle rate delle operazioni di credito agrario, per esonero parziale (massimo 50 per cento) del pagamento di contributi previdenziali ed assistenziali. La preoccupazione è che la cifra destinata, essendo esigua, renda antieconomico assolvere a tutti gli adempimenti che vengono richiesti per le pratiche. Intendo, perciò, sollevare il problema con una nota ai vertici governativi, istituzionali, nazionali e regionali. E considerati pure i ritardi pazzeschi che si stanno registrando anche sulla calamità naturale “Alluvione” dell'ottobre 2015, vorrei invitare ad una riflessione generale sull'istituto della calamità naturale, ed in particolare sulle previsioni di risarcimento danni, affinché si renda questo istituto più al passo con i tempi e con le esigenze degli aventi diritto”.
“C'è una politica fatta di proclami a cui, purtroppo, non corrisponde la realtà dei fatti”, ha poi concluso il presidente Spina.