AO San Pio. La Regione approva il Bilancio consuntivo 2017 e il Comune rinuncia al ricorso TAR contro l'atto aziendale
17:6:50 3750Il comune di Benevento rinuncia alla sospensiva nel ricorso al TAR contro l'atto aziendale dell'AO S. Pio, mentre la Regione Campania ha approvato, con DGRC n. 711 del 6/11/18, il bilancio consuntivo anno 2017 dell’Azienda Ospedaliera.
Ampia soddisfazione è stata espressa dal dott. Renato Pizzuti, direttore Generale del S. Pio che incassa un duplice risultato. "Si tratta di un rilevante risultato di questa Azienda, prima (e ad oggi unica) Azienda Sanitaria della Regione Campania a conseguire tale obiettivo di corretta e trasparente gestione" - dichiara Pizzuti riferendosi all'approvazione del Bilancio consuntivo - "Questo risultato rappresenta la migliore risposta a chi, nel recente passato ha tentato, inutilmente e ripetutamente di screditare l’attuale management aziendale nei confronti di vari Enti/Istituzioni sovraordinati e/o di controllo nonché presso l’opinione pubblica, rimediando, però, solo l’ennesima brutta figura".
"A tal riguardo - aggiunge il direttore generale del San Pio - con l’occasione, si vuol ringraziare il personale amministrativo dell’Azienda ed il Collegio Sindacale che hanno reso possibile la realizzazione di quanto sopra. Ci fa piacere sottolineare questo risultano anche in concomitanza di un altro piccolo ma significativo passo in avanti, fatto nella direzione della piena attuazione dell’atto aziendale. Infatti i Legali che assistono il Comune di Benevento, hanno proposto al TAR, nell’udienza del 7/11/2018, la rinuncia alla sospensiva contenuta nel ricorso presentato avverso l’atto aziendale dell’A.O. San Pio, segno evidente della presa di coscienza della difficile sostenibilità delle relative motivazioni".
L’Azienda Ospedaliera, informa Pizzuti è tuttavia risoluta nella decisione di portare a termine la causa avviata dal Comune di Benevento, "per evitare il rischio che questa situazione di indeterminatezza si trascini per anni, e pertanto chiederà al TAR di esprimersi, al più presto, anche nel merito sui fatti contestati, con il riconoscimento della piena legittimità dell’atto".