Benevento: Manifesti abusivi. La denuncia dell'associazione LILIS

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Quello dei manifesti abusivi è un problema che non riguarda solo il decoro urbano e la legalità. A volte crea un vero e proprio danno a chi, invece, segue le regole e vede il suo manifesto, la cui tassa di affissione è stata regolarmente pagata, coperto dopo poche ore da un altro abusivo. E, oltra al danno, la beffa: Il manifesto è di un partito politico (malcostume, invero, comune un po' a tutti i partiti politici). E' quanto accaduto all'associazione LILIS il cui presidente, Giancarlo De Gregorio, ha scritto una lettera aperta alla stampa per denunciare l'accaduto.
Di seguito la lettera integrale

Riceviamo e pubblichiamo
"Salve, mi chiamo Giancarlo De Gregorio presidente dell'Associazione culturale LILIS – Laboratorio per l'Informatica Libera Sannita e scrivo per raccontare un evento, secondo me grave, accaduto sotto gli occhi di tutti nella nostra città.
Pochi giorni fa l'Associazione che mi onoro di presiedere, assieme all'Associazione universitaria Uning e in collaborazione con l'Università degli studi del Sannio, ha organizzato un seminario dal titolo “Il Software Libero e la tua Libertà, GNU/Linux e i contenuti liberi tra filosofia e applicazioni pratiche” con la partecipazione del famoso creatore e “guru” del movimento del Software Libero e Open Source Richard Stallman.
L'organizzazione è stata sicuramente lunga e difficoltosa ma coronata, nonostante tutto, da un ottimo successo di pubblico sia in termini di partecipazione che di attenzione e apprezzamento per le tematiche trattate dimostrata dai partecipanti. Ovviamente tra i tanti problemi, il maggiore incontrato è legato all'esiguità di fondi disponibili per la realizzazione che, dato anche il peculiare periodo che stiamo attraversando, ha visto l'Università contribuire solo in parte all'organizzazione. Abbiamo ovviato, come è uso nella nostra così come in tante altre associazioni che credono nel proprio lavoro, sia autotassandoci che con il gentile contributo di uno sponsor affine alla nostra filosofia.
Una delle spese da sostenere nella realizzazione di una manifestazione, come è ovvio, è quella pubblicitaria ed è proprio in merito a questo che scrivo. Come detto, grazie al contributo dell’Associazione Uning e dell’Università, siamo riusciti a realizzare, stampare ed affiggere manifesti informativi, ovviamente regolarmente fatturati, tassati e distribuiti dalla società preposta.
Purtroppo però il giorno successivo all'affissione, abbiamo riscontrato che quasi tutti i nostri “sudati” manifesti erano stati coperti da manifesti abusivi, poiché privi di apposito timbro, apposti nottetempo, proprio come nelle più scontate storie criminali.
La cosa più grave, e per il sottoscritto più dolorosa, è che questi manifesti sono stati realizzati, così come risulta dalla firma in calce, da quella che dovrebbe essere un esempio di legalità per tutti i cittadini ovvero la segreteria di uno dei principali partiti italiani. Ecco che ritorna uno dei peggiori malcostumi della politica italiana ovvero l'affissione selvaggia di manifesti che, se di solito si verifica in periodo elettorale, in questo caso ha causato l’imbrattamento della città per esprimere la soddisfazione di “dirigenti, iscritti e simpatizzanti” per la nomina a Ministro delle Politiche Agricole della, sicuramente incolpevole, concittadina On. Nunzia De Girolamo.
Trovo che la cosa sia particolarmente odiosa per una serie di motivi. Innanzitutto perché tale gesto proviene da coloro i quali dovrebbero dare esempio di legalità e rispetto del decoro urbano, ma anche perché si tratta di una violazione che provoca spreco di denaro pubblico e danno ai cittadini.
E’ infatti con il denaro pubblico che i partiti finanziano le proprie costose attività pubblicitarie, manifesti compresi, con i quali tappezzano letteralmente la città coprendo sia quelli finanziati con soldi pubblici (come, in parte, nel nostro caso) sia quelli dei privati cittadini che hanno anche sostenuto delle spese per pubblicizzare la propria attività nella speranza di un ritorno economico in termini di clienti. Possiamo inoltre non considerare l'inquinamento ed il degrado prodotti dall'affissione massiva e proditoria di manifesti abusivi, come si può vedere dalle foto allegate, praticamente ovunque?
Inoltre, mi chiedo com'è possibile che in questa città le autorità non siano intervenute in merito al danno subito da tutti i soggetti “oscurati”? Com'è possibile che questo scempio non sia stato rimosso o, quantomeno, etichettato con appositi avvisi per quello che è, ovvero un violento abusivismo? Sono state comminate le giuste sanzioni per questo caso?
Spero, e come me credo molti cittadini beneventani, che in futuro la Politica si astenga da questi comportamenti che rappresentano il peggiore esempio di come le città non dovrebbero essere e di come non si protegge l’ambiente urbano; spero in un cenno di ravvedimento e di scuse da parte dei responsabili nei confronti della collettività, per non aver monitorato sulla corretta affissione dei propri manifesti, fermo restando i dovuti provvedimenti che, sono certo, non si faranno attendere.
Ci tengo, in ultimo, a precisare che questa critica non è assolutamente dettata da interessi di parte, data anche la natura trasversale di questo cattivo costume tutto italiano; LILIS è un’Associazione culturale no-profit apartitica e in questa veste abbiamo sempre portato le nostre proposte e le nostre idee, a tutti i cittadini così come alle forze politiche.
Cordiali Saluti
Giancarlo De Gregorio
Presidente LILIS
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