Cala il sipario su S(t)uoni. Il sindaco Fusco: "Cultura territorio va valorizzata"
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L'evento quest’anno è nato nel contesto del progetto “I Longobardi e il Sannio”, patrocinato dalla Provincia di Benevento e co-finanziato dalla Regione Campania (Piano di Azione e Coesione III).
Cala il sipario su S(t)uoni 4.0, rassegna di cultura mediterranea promossa dall’amministrazione comunale di Castelpoto in collaborazione con la locale Pro Loco. Una tre giorni ricca di musica, arte, mostre, installazioni, letture, laboratori, visite guidate, enogastronomia, suggestioni.
“In quattro anni – spiega il sindaco Vito Fusco – ci siamo immersi nella cultura del territorio, ne abbiamo scoperto i miti, le leggende, i luoghi, con l'ambizione di raccontare la grande storia nazionale e gli eventi che hanno cambiato le sorti dei nostri territori. Anche quest’anno la rassegna ha registrato una forte affluenza di pubblico, ed è stato grande l’apprezzamento per la riscoperta del borgo medievale di Castelpoto utilizzato come cornice per tutti gli eventi della kermesse. Abbiamo fatto di tutto per riempire questi luoghi con ciò che spesso non si contempla, circondarci di bellezza e farla diventare la ricchezza più importante”.
“Il territorio – continua – con la sua storia e il suo fascino costituisce la nostra principale risorsa e abbiamo il dovere di curarla e valorizzarla. Anche gli artisti, hanno espresso un apprezzamento non convenzionale come Gerardo Casiello che ha dichiarato pubblicamente che le manifestazioni non sono create soltanto per consumare cibi e il pubblico deve dare sostegno e calore a una rassegna, come quella di S(t)uoni, portatrice di arte e cultura in un contesto architettonico di pregio. Un piccolo grande miracolo che ha permesso di riscoprire agli abitanti di Castelpoto sia un senso di comunità e sia la bellezza del borgo medievale di origine longobarda”.
“S(t)uoni – conclude Fusco – si afferma sempre più come rassegna dall’alto profilo culturale che ha la sua migliore risorsa nella passione di quanti lo hanno preparato e di quanti ne hanno preso parte apprezzandone lo spirito di fondo”.