Camera di Commercio Irpinia - Sannio. Presentati consiglieri e documento programmatico

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All’Hotel President di Benevento si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dei consiglieri e del documento programmatico della nuova Camera di Commercio Irpinia-Sannio.

Nicola Romano -presidente di Confcommercio - ha presentato i sette consiglieri che rappresenteranno il mondo imprenditoriale che “Non deve essere fatto di sigle – bensì - di imprenditori e realtà locali uniti ad altri”.

Si comincia con Massimo Ciampi - professionista affermato - che effettua consulenze in Campania e Puglia per sfruttare al meglio le opportunità che l’Europa ci dà: fondi, progetti e altro. La sua scelta - afferma il presidente di Confcommercio : “ E’ dipesa dal fatto che abbiamo una visione diversa rispetto a quella che è stata la gestione della scorsa Camera. Bisogna rappresentare gli intenti delle imprese nelle sedi opportune, restando sul territorio. Non abbiamo bisogno di autoreferenzialità e non c'è alcuna necessità di nasconderci dietro sigle”.

E' poi la volta di Giuseppe Petito, docente, con la grande passione per le Pro Loco e, quindi, del Turismo: “E’ una persona che non accoglie il turista, ma si preoccupa di come far arrivare il pulman a Piazza Risorgimento; che è cosa ben diversa. Questo vuol dire sviluppare il turismo e dare forza al territorio. Ci auguriamo che possa portare le sue conoscenze verso un’area più vasta”.

Pasquale Santagata – invece - “ E’ una persona che, quando l’ho conosciuta, ascoltava e non rispondeva mai. Ho avuto modo di conoscerlo nelle vesti di sindaco di Cerreto Sannita. Nel tempo, ho apprezzato una persona capace di fare sintesi. Ascoltava commercianti, colleghi politici, associazioni e tecnici;  traendo, nella massima naturalezza, il risultavo finale – ossia –quello che si poteva fare o meno. La cosa strana era che nessuno si lamentava. Professionalmente è un medico, attualmente vice sindaco di Cerreto, ben voluto sul territorio”.

La rappresentante femminile è Enza Palmieri, impegnata nel sociale con un’associazione per la difesa delle donne, imprenditrice che: “Mette insieme tutte le problematiche e le certezze del commercio. E’ licenziataria Vodafone con quattro negozi. E’ capace di capire i problemi che può avere un negozio situato sia nel centro storico che nel piccolo comune”.

Antonio Feleppa è una persona che nella sua professione ha fatto solo bene. Oggi è impegnato in modo diretto, e senza nessuna fonte di lucro, nello sport e nel sociale. Cosa che sul territorio sannita e irpino manca.

Lucio Rubano: “Nel mondo associativo - continua Nicola Romano - potrebbe essere definito un top player di una squadra di calcio. Insieme ad altri è il padre dell’ICC, che raggruppa 40 comuni ceramisti in Italia. Il primo è a Faenza, dove lui ne è il vicepresidente nazionale. Ha una farmacia a Cusano Mutri e conosce le problematiche del commercio”.

Lorenzo Lo Conte è un amico di Ariano Irpino: rappresenta il settore più tartassato dell’economia nell’ambito del mondo commerciale - ossia  - il negozio di abbigliamento. “Lui ne ha tre e vive le problematiche che hanno portato questo settore ad essere - in Italia - il primo come chiusure di partite iva e, di conseguenza, dell’ attività stessa”.

“La nostra è una squadra dove non c’è nulla di politico - prosegue il presidente di Confcommercio -.  Si tratta di un gruppo che è capace  - secondo noi - di rappresentare il territorio. Non presentiamo un nostro candidato presidente, eventualmente ne abbiamo sette. Tutti hanno le carte in regola per andare a ricoprire questa carica".

"Abbiamo un programma nel quale cerchiamo di coagulare una maggioranza di 33 consiglieri. Non è certo un Vangelo, ma un’idea progettuale da condividere e integrare. Dobbiamo prendere atto che siamo al cospetto di  due territori nazionali tra i più poveri. Il nostro presidente  - oltre a rappresentare il territorio e le esigenze globali, dovrà mettere al centro  l’imprenditore, il titolare di partita iva; non la persona, il gruppo o il membro di giunta".

"Oggi le Camere di Commercio sono servite per elargire grossi compensi. Questa vuole essere la nostra rivoluzione. Non dobbiamo arrivare ad una fusione dove uno pensa di portare a casa qualcosa. Siamo irpini-sanniti. Dobbiamo discutere e capire quello che può essere un bene per il territorio. Avellino ha 40000 aziende iscritte, il Sannio 35000. Formiamo una camera da 75000 imprese che, per una serie di circostanze, diventa la più importante in Campania. La figura del presidente non deve essere motivo di conflitto, ma dobbiamo perseguire lo stesso fine senza mortificare i territori. Oggi - e sarà sempre così – saremo disponibili a discutere con tutti, partendo da un punto fermo: il programma. Poi troveremo il presidente e la quadra su tutto ”.

Claudio Donato



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