Campi Flegrei, Musumeci “Primo esempio di prevenzione strutturale”

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NAPOLI (ITALPRESS) – Nei Campi Flegrei è in atto “la prima massiccia operazione di prevenzione strutturale compiuta in Italia.

Voglio augurarmi che questo possa costituire un primo esempio, un laboratorio se volete, per guardare anche ad altri territori altrettanto fragili”.

Lo dice il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, che parla con i giornalisti a Pozzuoli a margine dell’incontro organizzato dal commissario straordinario dei Campi Flegrei per presentare il programma di interventi per la riqualificazione sismica degli edifici pubblici.

“E’ stata una opportuna occasione di incontro – spiega il ministro – per presentare un programma che impegna quasi mezzo miliardo di euro, messi a disposizione dal Governo per adeguare e quindi mettere in sicurezza le infrastrutture pubbliche, non soltanto quelle viarie, ma anche le caserme, gli edifici scolastici, le infrastrutture portuali.

C’è un clima di assoluta collaborazione e reciproco rispetto istituzionale, come giusto che sia” sottolinea Musumeci che preannuncia interventi rapidi: “I tempi del commissario straordinario, l’ingegnere Soccodato che il Governo ha scelto proprio per la sua nota concretezza, per il suo pragmatismo e per la sua competenza professionale, dovrebbero non andare oltre i 36 mesi.

Si tratta di continuare a lavorare sugli obiettivi che sono stati selezionati dal commissario e dalla sua struttura ma d’intesa con la Regione Campania e con i Comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli.

Abbiamo coinvolto anche l’amministrazione dell’Areonautica Militare, l’amministrazione della giustizia per le infrastrutture di loro pertinenza ricadenti in questo territorio.

Sono ottimista: questo è un tipo di incontro che si riproporrà con una frequenza ragionevole, penso a sei mesi, proprio perchè il territorio possa essere costantemente informato dei progressi che giorno dopo giorno con l’apertura dei cantieri si realizzano in questo territorio dove la gente deve recuperare il diritto a una convivenza vigile.

Al tempo stesso – aggiunge – ho raccomandato a tutte le istituzioni presenti di continuare a lavorare per la prevenzione non strutturale che deve coinvolgere anche le scuole e deve andare avanti.

Già stiamo programmando per il prossimo anno altre esercitazioni e soprattutto comunichiamo con le scuole, a partire dai bambini delle prime classi, perchè serve una nuova consapevolezza della fragilità del territorio e quindi un approccio più consapevole, più responsabile alla cultura del rischio.

Andiamo avanti animati da grande buona volontà” chiosa il ministro.

Foto: xc9/Italpress –

(ITALPRESS).



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