Caos migranti, stamani assemblea dei Sindaci. Scetta: "Io mai informato, mi dimetto"
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Si è svolta stamani l’Assemblea dei sindaci del Sannio dedicata alla gestione dei flussi dei migranti sul territorio provinciale.
40 i primi cittadini presenti stamani alla Rocca dei Rettori, dove si è svolta l’Assemblea dei sindaci del Sannio dedicata alla gestione dei flussi dei migranti sul territorio provinciale, in rappresentanza di 120mila abitanti. Sono intervenuti nel dibattito il viceprefetto Giuseppe Canale, in rappresentanza del Prefetto, e l’on. Nicola Tuccillo, presidente regionale dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani.
I lavori, presieduti da Claudio Ricci presidente della Provincia di Benevento, erano stati sollecitati da alcuni sindaci delle Valli caudina e telesina preoccupati “non solo dei numeri dei migranti accolte presso il territorio dei loro Comuni, ma anche della situazione igienico-sanitaria in cui si attua tale accoglienza in case o strutture inadeguate; del degrado della condizione di ordine pubblico; dell’affluenza di malintenzionati che approfittano della condizione di assoluto bisogno di queste persone per sfruttarli per motivi abbietti”.
Le quote attribuite al Sannio da parte delle Autorità di Governo dei migranti inoltre sembrano essere non eque. E poi quello che non va giù ai sindaci “è il fatto che una Società Cooperativa possa agire di fatto indisturbata rispetto alle Autorità Comunali e nel loro Comune: di punto in bianco infatti una Cooperativa decide di portare 40 – 50 persone migranti nei Comuni senza informare di nulla le locali Autorità”.
Il dibattito in Assemblea dei sindaci, durato oltre 3 ore, ha visto 15 diversi interventi con le conclusioni del presidente Ricci. E’ stato dato mandato allo stesso presidente di avere una interlocuzione più stretta con la Prefettura e con il Ministero dell’Interno. D’altro canto il presidente regionale dell’Anci ha annunciato che l’Associazione nelle prossime ore renderà noto un documento con proposte per migliorare il modo con il quale è stato affrontato quello che ha definito come un “problema epocale”.
Ricci aveva precisato in apertura lavori che ovviamente “l’Assemblea dei Sindaci non ha una stretta competenza sulla materia dei migranti, ma che i problemi che si evidenziano in molte comunità sono già oggi assai gravi e che gli stessi potrebbero investire di qui a breve anche tutto il Sannio a ragione del continuo aumento del numero dei profughi dall’Africa, dalla Siria, dall’Asia”.
Ricci ha poi invocato ascolto da parte delle Autorità di Governo “in relazione a tutti i problemi evidenziati dai Sindaci: controllo dell’ordine pubblico, del rispetto delle leggi, della situazione igienico-sanitaria e della stessa figura del Sindaco che spesso a sua insaputa si traova a dover gestire, ignorando del tutto la questione, la presenza anche di 50 migranti in strutture del proprio Comune spesso fatiscenti e senza certificato di agibilità”.
Il viceprefetto Canale ha spiegato “che la Prefettura emana dei bandi ad evidenza pubblica perché le Comunità ospitino quote di migranti; che spesso i Comuni non rispondono affatto ed invece lo fanno i privati che propongono in affitto propri immobili. La Prefettura fa scattare in questi casi – ha detto Canale – i controlli antimafia”. Molti sindaci hanno contestato queste posizioni, mentre quello di Castelvenere, Mario Scetta, ha annunciato di volersi dimettere perché impossibilitato a reggere lo stress di una condizione simile “sono stanco di essere insultato dai miei concittadini che mi accusano di non sapere nulla di questi flussi migranti, quando io stesso li apprendo dalla Stampa o da una telefonata di altri concittadini che si vedono davanti altre decine di nuovi migranti ”.
A prendere la parola inoltre anche quelli di Campoli M.T. (Grasso) di Vitulano (Scarinzi), di Tocco Caudio (Papa), di Pago Veiano (De Ieso), di Paduli (Vessichelli), di Molinara (Addabbo), di Telese Terme (Carofano), di Guardia Sanframondi (Panza), di Amorosi (Di Cerbo), di Reino (Calzone), di Sant’Agata de’ Goti (Valentino).