Città del Sapere, polo di Napoli: un nuovo corso al passo con l’evoluzione del mondo del lavoro
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Formare professionisti della moda in grado di operare in un settore dinamico e in continua evoluzione. È questo l’obiettivo del corso di Moda, Fashion e Design inaugurato dalla Città del Sapere, il polo di Napoli dell’Università degli studi di Roma Unitelma Sapienza, in collaborazione con la prestigiosa BAU Accademia Internazionale di Roma. Il nuovo corso formativo ha una durata di 3 o 6 mesi, equivalente a un anno accademico, ed è propedeutico all’immatricolazione al dipartimento di Economia. Il corpo docenti è composto da professionisti della moda e del lusso, tra cui Stefania Bocchia, apprezzata stilista del brand Villa Altar Couture.
Con un’industria del fashion in costante crescita (un’indagine McKinsey stima che, trainate dai mercati emergenti, le vendite mondiali raggiungeranno i 2500 miliardi di dollari nel 2018) è evidente quanto sia necessario trasmettere ai fashion marketer del futuro i pilastri su cui si basano il branding e la gestione di un’azienda di moda. L’ingresso sul mercato dei Millennials ha innescato un profondo e irreversibile cambiamento nel modo di fare marketing. I nativi digitali sono consumatori più consapevoli delle tendenze, preferiscono fare acquisti tramite canali non convenzionali e desiderano sentirsi rappresentati dai brand. Questa analisi, emersa da un recente studio della società di consulenza PwC che ha esaminato i comportamenti di consumo online e offline di 24.500 utenti, ha portato alla luce dei dati utili e fruibili dalle aziende e dagli atenei, i reali responsabili della formazione di professionisti in grado di elaborare nuove e innovative strategie di business.
Dalla ricerca è inoltre emerso che il 59% dei consumatori campionati sperimenta una maggior vicinanza al brand tramite l’utilizzo dei social. L’impatto del digitale sulle vendite, del resto, è sotto gli occhi di tutti ed è ancor più evidente se si considera ciò che emerge da un report della piattaforma di shopping online Lyst. Condotto incrociando i dati emersi dalle ricerche su oltre 12000 siti di e-shop, lo studio ha rivelato i nomi delle 5 star del web in grado di influenzare virtualmente e realmente i desideri e gli acquisti dei fashion lover di tutto il pianeta. Tra le influencer più pervasive c’è la top model diciasettenne Kaia Gerber. Le ricerche del marchio Chrome Hearts hanno avuto un incremento dell’11% dopo che la modella, lo scorso febbraio, si è presentata a Milano indossando una felpa del brand d’oltre oceano.
A fronte del dilagare del social media marketing, gli atenei di tutta Europa hanno adeguato la propria offerta formativa. Il 22 ottobre prende il via il corso di laurea Intelligence Influencers: Fashion & Beauty, un percorso di studi dell’Universidad Autónoma de Madrid pensato per chi desidera un futuro professionale da influencer. Un lavoro che ha fatto la fortuna di alcuni: la fashion blogger Chiara Ferragni guadagnerebbe 12 mila euro per post pubblicato.
Anche Condè Nast Social Academy, in collaborazione con SDA Bocconi, propone diversi corsi certificati dedicati al mondo del lifestyle e dell’influencing marketing. Sviluppare contenuti mirati all’innovazione e formare talenti del digital in grado di dialogare con le community: sono questi gli obiettivi verso cui oggi si stanno muovendo gli atenei italiani e internazionali.