Un documento diffuso in occasione del convegno svoltosi all'hotel President di Benevento, sulle aree interne della Campania. Un appello dell'associazione Mezzogiorno Nazionale per Villa dei Papi, complesso storico – architettonico del XVII secolo.
Nel dicembre 2001 Villa dei Papi è stata acquistata dalla Provincia e dal Comune di Benevento.
Attualmente la parte attribuita al Comune di Benevento ospita la sede meridionale dell’ISFOL, mentre la parte della Provincia, fino a qualche tempo fa occupata dal MARSec, è allo stato praticamente inutilizzata.
"L’immobile - si legge nel documento - versa in una condizione di forte decadenza ed ha assoluta necessità di interventi di manutenzione straordinaria. La sala emiciclo, che ha una capienza di 250 posti. Deve essere adeguata agli standard di sicurezza richiesti dalla normativa vigente. Il parco, circa 4 ettari, dopo le copiose nevicate del 2012, ha subito notevoli danni. Un problema non secondario, infine, è rappresentato dai costi di gestione del complesso.
Evidenziate le criticità, riteniamo, tuttavia, che sia possibile prospettare un’ipotesi di valorizzazione della struttura, tale da trasformarla da ‘bene freddo’, cioè oneroso, a ‘bene caldo’, cioè produttivo.
Attraverso la collaborazione istituzionale tra Comune, Provincia e Regione è possibile predisporre progetti utili a chiedere ed ottenere risorse necessarie (presumibilmente circa 2 milioni di euro) a valere sulle procedure di accelerazione della spesa del POR FESR 2007-2019 o sulla prossima programmazione POR FESR 2014-2020.
Aprendo ad attività di utilizzo economico del bene, convegnistica ed organizzazione eventi, è possibile, con l’interazione pubblico – privato sociale, e comunque, attraverso forme imprenditoriali, affrontare la gestione con l’obiettivo della sostenibilità economica. Un percorso che può essere eventualmente accompagnato anche con risorse finanziarie per operazioni di start-up.
La collaborazione istituzionale tra Comune, Provincia e Regione, può, altresì, contribuire a coprire una quota di gestionale, utilizzando i servizi e le competenze dell’Isfol, ampliandone il ruolo e la funzione.
In coerenza con la “Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne” e del Pon Fse 2014-2020, si possono individuare diverse attività e forme di collaborazione tra Isfol e Istituzioni.
La proposta finora delineata è sicuramente ambiziosa e innovativa ma certamente non velleitaria. Un impegno forte e condiviso, e, in tal senso va il nostro appello alle istituzioni, può infatti consentire di ottenere un triplice risultato: finanziare gli interventi di riqualificazione della struttura, consolidare la presenza dell’Isof e migliorare la gestione del patrimonio pubblico e creare occupazione aggiuntiva"
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