Durante un’operazione avviata il 22 gennaio scorso dal personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Corpo Forestale dello Stato - Comando Provinciale di Benevento, è stato tratto in arresto un uomo colto in flagranza di reato, intento a porre in essere condotte illecite (reato di furto aggravato) in danno del patrimonio boschivo forestale, in località Selvapianam nel comune di Cusano Mutri.
L’operazione, frutto di pregresse attività di osservazione e controllo, ha permesso di individuare il trasgressore impegnato nel taglio del materiale legnoso ed al successivo caricamento sul proprio automezzo. Si è provveduto al sequestro di tutta l’attrezzatura utilizzata per la commissione del reato (motosega, roncola). Si è formalizzato inoltre il reato di danneggiamento, furto aggravato di piante in ottimo stato vegetativo, nonché deturpamento di bellezze naturali. Infatti l’area oggetto di furto ricade in una zona dall’elevato pregio ambientale, di proprietà comunale e gravata da vincoli SIC, ZPS e Parco Regionale del Matese.
Inoltre, la zona oggetto di furto è stata recentemente interessata da fenomeni analoghi, sintomo di un elevato interesse da parte di numerosi rei che intravedono nel taglio boschivo illecito, un’immediata e redditizia fonte di guadagno. Sono state infatti rinvenute, a pochi metri di distanza, circa 100 piante di faggio già tagliate, depezzate ed in attesa solo di essere trafugate, prescindendo da tutte le autorizzazioni. Il reiterato taglio illecito di piante di alto fusto, soprattutto in zone montane, può essere causa di rischi idrogeologici, con successivi episodi di frane e dilavamenti di rilevanti porzioni di territorio, ponendo in pericolo la pubblica e privata incolumità.
Quest’operazione segue a distanza ravvicinata un’analoga attività posta in essere dal personale del NIPAF nei giorni scorsi.
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