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09/08/2014 :: 11:19:6

Profughi. Polemiche tra Carmine Montella e Di Donato del Consorzio Maleventum




Come già annunciato da Paolo Di Donato, titolare del Consorzio Maleventum a IlQuaderno.it sono in arrivo nel Sannio altri profughi, nell’ambito dell’operazione umanitaria ‘Mare Nostrum’. Non mancano però le polemiche ed i primi problemi. Infatti, come annunciato da Di Donato titolare del Consorzio Maleventum, primo partner del Governo per la gestione dei migranti, a breve, dopo le strutture di Montesarchio e S. Agata, sarà inaugurata anche quella di Paolisi. Il primo cittadino, Carmine Montella, però, non si trova perfettamente in linea con la politica dell’accoglienza. Infatti, non ha esitato a esternare contrarietà affermando che il Comune di Paolisi non è stato avvisato dell’arrivo dei migranti e neanche dell’apertura di una struttura d’accoglienza, a cui non avrebbe concesso l’autorizzazione. Allo stesso tempo, Montella ha sottolineato che nelle Linee Programmatiche del proprio programma amministrativo non sono inserite politiche rivolte ai migranti. Non si è fatta attendere la replica di Di Donato il quale ha presto smontato le opposizioni di Montella. “Le strutture aperte negli ultimi mesi dal Consorzio Maleventum hanno l’autorizzazione della Prefettura di Benevento e non necessitano di quelle comunali. Si tratta di strutture private di cui lo Stato si serve per accogliere i profughi. Inoltre – ha continuato Di Donato – mi meraviglio come il sindaco Montella si sia posto così negativamente nei confronti dei profughi che il Sannio sta accogliendo. In fondo, l’Italia con l’operazione ‘Mare Nostrum’ mette in campo in primis una politica di solidarietà”. Ancora Di Donato ci ha tenuto a rimarcare come la struttura di Paolisi potrà ospitare 40 profughi e non 120 come affermato dal primo cittadino di Paolisi. “Da circa 3 mesi a Montesarchio ci sono 120 profughi e da 10 giorni a S. Agata dimorano altre 30 persone e non si è creato alcun allarme tra la popolazione. Anzi gli ospiti delle strutture si stanno integrando ogni giorno di più. Sono rimasto sconcertato dell’atteggiamento del sindaco di Paolisi, perché pur essendo una persona colta, non può affermare che non vuole accogliere sul territorio comunale di sua competenza i migranti. Vuole metterli alla porta? Invito invece Montella alla calma e a vigilare sulla struttura, ma soprattutto a collaborare. L’ostruzionismo non porta da nessuna parte. Sono pronto come titolare del Consorzio Maleventum ad organizzare degli incontri con i cittadini, a cui sarà invitato anche il sindaco Montella, in modo tale da non creare inutili allarmismi e scongiurare qualunque ipotesi razzista che possa essere messa in campo” – ha concluso Paolo Di Donato.

Nella Melenzio

Ultima modifica 09/08/2014 alle ore 13:33

In risposta alla lettera firmata S.S., in cui si afferma che il succitato "è contento che a gestire questa accoglienza ci sono dei professionisti seri e non degli avventurieri senza scrupoli", gli suggerisco di fare prima la conoscenza del Di Donato e poi di scrivere baggianate; ad incontro avvenuto, cambierebbe diametralmente parere. La "Casa di riposo S. Pio" di Cervinara insegna che tipo di personaggio è il Di Donato. Saverio   MOSCATIELLO -  - 
Nessuna polemica, lungi da me...solo un chiarimento dovuto ad un Sindaco (e Presidente Della Comunita' Montana del Taburno) che deve tutelare la Sua Citta e la Sua gente...lo capisco perche le opposizioni approfittano Della situazione per puntare il dito contro il Sindaco e strumentalizzare...il Dott. Montella non era a conoscenza delle Mie scelte aziendali ed ha Saputo Dai media...ho ritenuto di avvisarlo dopo aver firmato il contratto di fitto...a disposizione Dei cittadini per chiarimenti.. paolo   di donato -  - 
E' stato chiesto un appuntamento sabato Mattina...purtroppo la fuga di notizie c e stata qualche giorno prima...il contratto Di tutto e' stato stipulato venerdi sera... paolo   di donato -  - 
Signor Di Donato, sono contento di sapere che a gestire questa accoglienza ci sono dei professionisti seri e non degli avventurieri senza scrupoli come sta succedendo altrove. Le faccio i miei auguri con la speranza che vada sempre tutto bene. Credo che sarà così, che al massimo ci potrà essere qualche scaramuccia ma non bisogna mai sottovalutare la rabbia sociale che in questi anni sta montando sempre più forte a causa della incapacità dei governi e delle istituzioni a risolvere i gravi problemi che affliggono la nostra popolazione. Sul fatto che non sia stato avvisato il sindaco certamente non eravate tenuti, ma forse avreste dovuto farlo, tanto più che - mi sembra di capire - vi conoscete e su una comunità così piccola i vostri ospiti avranno un impatto non indifferente. In bocca al lupo! S.   S. -  - 
E' stato corretto l' articolo...puo' ospitare fino a 40 persone...ovvio che paga stato italiano paolo   di donato -  - 
Sign. Di Donato nessuno mette in dubbio la sua professionalità. Ma nell'articolo si dice che la struttura potrà accogliere fino a 120 ospiti. Sappiamo che gli sbarchi di immigrati sono continui e non ci vuole molto a capire che si arriverà alla capienza massima. Questi immigrati dopo 90 giorni che fine faranno? Nella struttura lavoreranno pure 8 dipendenti come lei dice, ma il fatto è che li paga lo Stato italiano cioè noi cittadini non lo fanno certo per spirito di carità! Peppe   Lep -  - 
Caro amico a Paolisi dimoreranno Dai 30 ai 40 migranti...vi resteranno Massimo 90 giorni...nulla e' a carico del Comune...fiuto del business ? Bhe siamo imprenditori del sociale da 20 anni...a Paolisi lavoreranno 8 dipendenti...saluti paolo   di donato -  - 
Fino a 120 persone in un piccolo paese come Paolisi? Ma come si può andare avanti cos'ì? Si parla di integrazione ma fino a quando si inseriscono in una piccolissima realtà numeri cos'ì alti di immigrati è logico che prima o poi sorgeranno problemi. Poi succede quello che succede in posti come Castel Volturno! I privati hanno fiutato il business dell'accoglienza, ottengono l'autorizzazione dela prefettura e aprono dove vogliono i centri di accoglienza in strutture prese in fitto da altri privati. I comuni su cui si scaricheranno i costi quando i finanziamenti ai professionaisti dell'acoglienza termineranno non possono dire nulla e sono costretti ad accettare scelte di altri. La nuova vergogna italiana. Per gli esodati, per le scuole, per i cittadini italini senza reddito, per le famiglie in difficoltà o svantaggiate o ancora che hanno persone con handicap in casa non ci sono soldi. Per l'accoglienza si può spendere senza limite! Peppe   Lep -  - 

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