N.S. -Fausto Pepe è pronto. Dopo ripensamenti e temporeggiamenti ed in virtù dei nuovi parametri elettorali, l'attuale primo cittadino di Benevento si dice, per la prima volta, disponibile a candidarsi alle Regionali in programma nella primavera del 2015.
Il sindaco beneventano ha pubblicamente manifestato la sua intenzione durante la trasmissione 'L'Areopago', in onda su Tstv mercoledì 29 ottobre alle 21,15. Dopo un lungo tira e molla dopo l'ufficializzazione delle Primarie del Partito Democratico per le Regionali, fissate per domenica 14 dicembre, ecco l'attesa mossa di Pepe che ha manifestato la sua volontà di candidarsi alla Regione Campania: "Le quote per Benevento saranno due - ha dichiarato il sindaco - ed io, dopo circa nove anni di gestione della città, penso ad una nuova sfida". In soldoni il sindaco busserà alla porta del Pd al Corso Garibaldi e si presenterà con un messaggio piuttosto chiaro: quello di chiedere ai vertici del Pd e non solo il sostegno alle elezioni regionali ed avere la possibilità di legittimare un decennio di attività amministrativa a Benevento. Non sarà facile, ma neppure impossibile, con il Pd che dovrà valutare bene la possibilità di schierare il sindaco del comune capoluogo alle prossime elezioni. Il Sannio, secondo le ultime normative, avrà a disposizione solo due posti a Palazzo S. Lucia che devono essere per forza di cose divise equamente: un uomo e una donna per ogni schieramento. Nel Partito Democratico appare praticamente certa la riproposizione in "quota rosa" di Giulia Abbate, attualmente consigliere regionale di minoranza della Giunta Caldoro. Per l'altro posto è bagarre: il nome del sindaco di S. Agata de'Goti, Carmine Valentino ha perso quota, ed ecco allora che i nomi dei candidati diventano due: Fausto Pepe e il segretario provinciale del partito, Erasmo Mortaruolo. Proprio su quest'ultimo, Pepe non ha certo avuto parole tenere: "Secondo me Mortaruolo deve pensare a fare più il segretario, riunire i territori, fare quadrato e sentire le voci di ogni singolo circolo". Tra i due c'è più di qualche frizione ma Pepe non vuole parlare di dualismo: "Se il partito non riterrà opportuna la mia proposta, ne prenderò atto e continuerò a governare la città fino al termine naturale del mio mandato".
La volontà di Pepe di presentarsi alle Regionali, chiaramente, scuote le acque a Palazzo Mosti. La maggioranza attende, anche perchè la candidatura del primo cittadino a Napoli cambierebbe, e non poco gli scenari futuri. La data fondamentale è quella del 14 dicembre, ma la sensazione è che già nelle prossime settimane se ne saprà molto di più. In caso di candidatura di Pepe, ecco che l'attuale Giunta dovrebbe finire anzitempo la sua avventura già nei primi giorni del 2015 con la città che entrerebbe in una infuocata campagna elettorale. Si ipotizzerebbe dunque un 'Election day', con il doppio voto (Comunali e Regionali): lo scioglimento del consiglio comunale dovrebbe essere intervallato da un paio di mesi di commissariamento. Poca roba rispetto ai nove mesi previsti dalla legge in estate.
Ipotizzando una candidatura di Pepe, appare evidente che i consiglieri di maggioranza vorranno sapere dal loro sindaco come e quando dovranno togliere il disturbo ed entrare ufficialmente la campagna elettorale ed a sostegno di chi. Il candidato più accreditato sembra essere l'attuale vicesindaco, Raffaele Del Vecchio ma appare evidente che in caso di 'niet' del Pd sulla candidatura di Pepe alle Regionali, comporterebbe altri scenari: nessuno scioglimento anticipato ma, a quel punto, non è scontato il pieno sostegno del sindaco al suo attuale vice: "I rapporti con Raffaele (Del Vecchio, ndr) non sono mai stati buoni come in questo momento" ha aggiunto il sindaco. Insomma, calma apparente in casa Pd. Vedremo se il passo avanti di Pepe come verrà assorbito dai 'democrat'.
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