De Girolamo sulla Soah: 'Il 16 ottobre 1943, uno dei momenti più bui della storia'

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Nunzia De GirolamoNunzia De Girolamo

“Quella di oggi rappresenta ormai da 70 anni una data che rimarrà sempre nella memoria di Roma e della comunità ebraica romana, una giornata drammatica che ha visto migliaia di italiani essere definitivamente privati di ogni dignità e di ogni libertà. Un momento vergognoso della nostra storia, ma che dobbiamo continuare a ricordare perché non possiamo dimenticare gli oltre mille romani e con loro i milioni di persone, che hanno sofferto e trovato la morte durante l’Olocausto”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, nel messaggio inviato oggi per la cerimonia in ricordo della deportazione degli ebrei romani, che ha avuto luogo al Tempio Maggiore di Roma, a cui hanno preso parte il Presidente della Comunità ebraica romana, Riccardo Pacifici, il presidente dell’Ucei, Renzo Gattegna, l’ambasciatore d'Israele, Naor Gilon e il Rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni. “Il 16 ottobre 1943, il ‘sabato nero’ del ghetto di Roma è una testimonianza dell’indicibile a cui può arrivare l’uomo, è una data sulla quale non può e non deve cadere mai il silenzio. Dobbiamo ricordare gli oltre 350 bambini che quel giorno sono stati strappati alla loro famiglia, alla loro casa, alla loro infanzia per intraprendere un viaggio di dolore che li ha portanti ad una morte orribile e ingiusta. Penso al dolore e alla disperazione delle loro madri, impotenti davanti a tanta brutale violenza”. “È anche attraverso la memoria che possiamo scongiurare che eventi del genere accadano di nuovo. I nostri giovani, le generazioni future devono conoscere il dolore, la disperazione e la sofferenza di tutte le vittime e le famiglie delle vittime dell’Olocausto, devono capire la gravità delle azioni che hanno condotto alla morte milioni di uomini, donne e bambini di tutta Europa”.

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