L'addio di Clemente, Altrabenevento amara: 'Ora Tribunale tornerà porto delle nebbie'

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Gabriele CoronaGabriele Corona

"Antonio Clemente ha lasciato il suo incarico di Sostituto Procuratore della Repubblica di Benevento e dopo le ipocrite frasi di ringraziamento per l’operato svolto, molti amministratori e funzionari pubblici, imprenditori e delinquenti a vario livello, tirano un sospiro di sollievo". Non usa mezzi termini Gabriele Corona di Altrabenevento che, commenta così l'addio di Clemente al Tribunale di via De Caro: "Quel magistrato - ha rimarcato Corona - ha condotto indagini delicate che hanno fatto tremare i palazzi del potere compreso lo stesso Tribunale per la presenza - ha proseguito Gabriele Corona - di diversi “operatori di giustizia” abituati ad atteggiamenti più morbidi nei confronti dei potenti di questa provincia. Anche per questo motivo la lotta alla corruzione che Clemente ha condotto con grande impegno, ha prodotto risultati straordinari per questa provincia ma certamente non sufficienti a contrastare quei “grumi di malaffare”, cioè quelle aggregazioni tra criminali, affaristi senza scrupolo, politici e funzionari collusi, che condizionano di fatto il governo di questa città e della intera provincia". Secondo il rappresentante di Altrabenevento, "Clemente ha chiesto di essere trasferito a Roma dopo aver subito attacchi e denunce con i conseguenti procedimenti dinanzi al Csm e alla Procura Generale. Lo hanno denunciato il sindaco di Montesarchio,Michele Spina e Maurizio Ionico, e Clemente Mastella che addirittura lo ha accusato di concussione. Il magistrato a seguito di ripetute indagini sul suo operato, è stato completamente prosciolto dalle accuse infamanti che però sono servite ad evitare che egli indagasse ancora sulle attività dei denuncianti e che svolgesse il compito di Pubblico Ministero nei processi che vedono imputati Clemente Mastella e la sua famiglia. Adesso sarebbe doveroso il commento dell’ex ministro della Giustizia, attuale componente della Commissione Antimafia del Parlamento Europeo. Antonio Clemente - ha poi chiosato Corona - va ad occuparsi di grande corruzione a livello nazionale e del riciclaggio di denaro sporco mentre il Tribunale di Benevento, nonostante gli sforzi del Procuratore Capo, Giuseppe Maddalena tornerà ad essere il “porto delle nebbie” per le troppe incompatibilità ambientali sulle quali il Csm non si decide ad indagare e l’ignavia di buona parte dei giornalisti locali. Altrabenevento continuerà la sua battaglia contro il malaffare “a schiena dritta”.

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