Lavoratori Stir, sindacati si appellano a prefetto: "Si convochi tavolo"
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"Il futuro occupazionale dei 52 dipendenti della società preoccupa".
Un incontro urgente con il prefetto Cappetta inerente i lavoratori dello Stir di Casalduni. Questa la richiesta di Franzè e Tizzani della FP CGIL di Benevento, di Marra e Codella della FIT CISL Irpinia – Sannio e di Caso e Pagliuca della UILT Irpinia – Sannio, inviata per conoscenza anche al presidente della Provincia di Benevento e all’amministratore unico della Samte, società in house alla Rocca dei Rettori.
Al prefetto, i sindacati, chiedono: “di convocare al tavolo, a il presidente della Provincia di Benevento e l’amministratore unico della società Samte srl. Tanto si rende necessario, in quanto temiamo fortemente per le sorti lavorative dei 52 dipendenti della società Samte srl”.
“Siamo – spiegano i sindacati – in prossimità dell’adunanza dei creditori convocata per il giorno 13 dicembre, a seguito dell’ammissione da parte del Tribunale di Benevento, della società Samte srl al concordato in continuità. Il futuro occupazionale dei 52 dipendenti della società preoccupa e per questo auspichiamo dalla Regione Campania, creditore principale, un atto di responsabilità e una collaborazione fattiva, come annunciato dal vicepresidente On. Bonavitacola La precaria condizione economica e il fermo delle attività, presso lo Stir di Casalduni, stanno penalizzando pesantemente i lavoratori che sono stati collocati in cig ordinaria. Temiamo che gli stessi ammortizzatori sociali possano terminare, a causa delle lungaggini burocratiche, lasciando 52 famiglie senza reddito”.
E concludono: “Inoltre, ci preoccupa anche la difficoltà di numerosi comuni di questo territorio, che a seguito del fermo impianto stanno subendo disagi, sia sotto l’aspetto della gestione del servizio della raccolta e trasporto rifiuti ,che sotto l’aspetto economico, per i costi incrementati a causa del conferimento fuori provincia. Resta nostra convinzione che dell’impianto di Casalduni, non si possa far a meno, ragion per cui, riteniamo prioritario accelerare i tempi del ripristino dell’impianto, che resta strategico per l’intero territorio”.