Lavoro. "Il Sannio tra le nuvole", intervista a Domenico Pedicini di A Software Factory Srl

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Continua l’inchiesta del Quaderno.it sulla realtà lavorativa sannita nel settore informatico. Intervista a Domenico Pedicini dell'A Software Factory Srl.

Nell'ambito del piano triennale 2019-2022 promosso dall'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID), uno dei punti chiave previsti dalla strategia di trasformazione digitale è il cloud first, per il miglioramento dei livelli di servizio, dell’accessibilità, dell’usabilità e della sicurezza ma soprattutto per l’apertura del mercato alle Piccole e Medie Imprese (PMI). Come terza puntata della nostra rubrica, vi presentiamo una realtà sannita costruita dall’imprenditore Domenico Pedicini, fondatore della società "A Software Factory" Srl e fautore di servizi cloud da erogare agli enti pubblici.

Quando e come ha iniziato a fare questo lavoro?

Ho cominciato da giovanissimo, subito dopo il diploma, mosso dalla passione per l’informatica e con tanta voglia di affermarmi in un settore che all’epoca aveva la necessità di automatizzare numerosi processi, quello della Pubblica Amministrazione ed in particolare degli Enti locali.

Ha trovato delle difficoltà? Se sì, come ha fatto a affrontarle?

Le difficoltà sono state numerose, soprattutto perché l’informatica cominciava a muovere i primi passi in quegli anni e tra i possibili clienti c’era tanta diffidenza. Ho creduto molto nel progetto ed ho lavorato con molta tenacia, ho progettato i primi programmi software investendo esclusivamente su me stesso con la consapevolezza che, una volta raggiunto un buon livello di maturità, il prodotto avrebbe fatto il resto affermandosi da solo sul mercato. E così è stato.

Qual è stato il suo percorso di studio?

Completata la maturità, ho avviato gli studi universitari in ritardo, mosso dall’entusiasmo iniziale sono stato poi costretto a rallentare perché le prime soluzioni software sviluppate mi assorbivano tutto il tempo a disposizione, a volte lavoravo con turni massacranti confrontandomi costantemente con i clienti negli orari di ufficio e procedendo spesso poi di notte con lo sviluppo e le evoluzioni dei prodotti che la clientela mi richiedeva. Oggi sto per chiudere il mio percorso universitario in Scienze della comunicazione, preparando gli ultimi 3 esami da sostenere nel poco tempo libero che ho!

Come e dove si vede tra dieci anni? Vede una possibilità di crescita?

La mia attività, come le ho anticipato, è cominciata per passione e con la stessa passione di ieri, oggi sto approcciando assieme al mio staff a nuovi mercati e a nuovi orizzonti, sperando di continuare a contribuire al processo di digitalizzazione della PA e non solo, questo grazie soprattutto anche all’avvento delle nuove tecnologie emergenti. Una delle nostre ultime soluzioni software è stata selezionata tra tantissime altre, dal Comune di Bologna (uno dei primi tre Enti più smart d’Italia secondo  la ricerca ICity Rate 2018 di FPA) come migliore e unica soluzione che rispondesse in pieno ai requisiti richiesti dall’Ente. A settembre ci sarà l’uscita ufficiale…e contiamo di replicare lo stesso successo su numerosi altri Enti locali. Queste affermazioni ci danno tanta fiducia e soprattutto ci incoraggiano a proseguire su questa strada, perché sembra quella giusta!

Quali sono le funzioni e i servizi offerti dall’azienda?

Oltre alla distribuzione presso numerosi Enti locali dei sistemi informativi e gestionali prodotti in Cloud, progettati e sviluppati direttamente da ASF, e alla progettazione web dei portali istituzionali, eroghiamo costantemente servizi di supporto agli stessi Enti in tutti i vari settori presenti: demografici, tecnici, ragioneria, affari generali, tributi, privacy, ecc.. Il nostro personale qualificato supporta costantemente quello dell’Ente nelle attività quotidiane e spesso anche in attività definite straordinarie. Con i nostri clienti abbiamo raggiunto un livello di fiducia ed armonico così elevato che ci rende oramai parte integrante dei loro processi di gestione fondamentali.

Quali sono i processi svolti dalla sua direzione?

Intervengo in tutti quei processi classici che ruotano attorno al management aziendale. Devo dire però che la mia azienda gode di una gestione molto flessibile che io spesso definisco di tipo orizzontale, mi fido molto dei miei collaboratori e loro di me. Siamo una squadra molto compatta. 

Qual è la sua opinione in merito alla facoltà della città? La consiglierebbe a un neo-diplomato?

La facoltà di Ingegneria Informatica, da cui provengono diversi miei collaboratori, la reputo un’eccellenza in tale ambito oramai affermata sia a livello nazionale che internazionale. Sicuramente si, la consiglierei a tutti coloro che sono attratti dal mondo ICT e dalla passione per l’informatica.

Cosa pensa dei suoi coetanei/colleghi che lasciano la città in cerca di nuove opportunità lavorative?

Li rispetto sicuramente, capisco che qui al sud non è facile riuscire ad affermarsi. Personalmente però credo che basti avere idee innovative e sane, una buona dose di tenacia e credere nei propri progetti. Beh è sicuramente una sfida però è questa la mia ricetta per il successo.

Quali sono gli obiettivi della A Software Factory?

Crescere e diversificarsi anche in nuovi mercati ICT, ed è quello che stiamo facendo!

Cosa pensa di quello che offre la sua città per il suo settore?

Non faccio statistiche, sicuramente però il nostro territorio ha bisogno ancora di tanta innovazione. La facoltà di Ingegneria Informatica è sicuramente un riferimento per tutto il territorio, non solo locale. La spinta credo possa arrivare da una forte sinergia anche tra le imprese locali, fare network rende il territorio più forte ed accresce il livello di innovatività del singolo.

Cosa suggerirebbe ad un neo-diplomato/neo-laureato che si introduce per la prima volta nel suo settore lavorativo? Quali sono i primi passi che dovrebbe compiere?

Di dotarsi di tanta tenacia nel perseguire i propri sogni lavorativi e di successo. Approcciare il mondo del lavoro con umiltà ed essere aperti al confronto e pronti ad affrontare le prime difficoltà, inevitabili, con decisione, senza mai indietreggiare. Raggiungere un elevato livello di formazione ed essere infine costantemente aggiornati sulle nuove tecnologie emergenti.

I dipendenti sono del territorio?

Si sono tutti del territorio e miro ad assumere preferenzialmente persone del posto.

Quali sono i criteri di assunzione?

Il primo parametro che valutiamo è la capacità di lavorare in armonia con il resto del team, il rispetto dei ruoli, poi passiamo a valutare le competenze tecniche e le esperienze vissute in ambito lavorativo, che devono essere in questo momento molto spinte ed avanzate. Preferiamo in assoluto comunque risorse molto motivate e che credono nei progetti aziendali in essere e da programmare.

Come altri settori, anche quello ICT è in crisi?

In tale ambito non parlerei mai di crisi, ma di forte concorrenza.

Per quanto riguarda il ministero dello sviluppo economico, che sta erogando incentivi, l'azienda sta crescendo dal punto di vista del mercato? 

Al momento non abbiamo avviato alcuna iniziativa con il Ministero dello Sviluppo Economico.

Enza Cappabianca



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