Le mani del boss sulla Sanità, 24 arresti in Campania: Guai per Udeur e Pdl. Mastella: 'Io pulito, mai coperto nessuno'

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Clemente MastellaClemente Mastella

Le mani della camorra sulla Sanità. Il boss Michele Zagaria controllava gli appalti dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta grazie ai politici, prima Mastella e poi Cosentino. A queste conclusioni sono giunti i Pm Antonello Ardituro (oggi al CSM) e Anna Maria Lucchetta. 24 le persone arrestate nelle scorse ore dalla Dia. L’operazione è stata coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli.
In carcere si trovano Remo D’Amico, Elvira Zagaria, Antonio Magliulo, Raffaele Donciglio, Bartolomeo Festa, Vincenzo Cangiano, Orlando Cesarini, Domenico Ferraiuolo, Gabriele D’Antonio, Luigi Iannone; ai domiciliari l’ex direttore generale Francesco Bottino, Salvatore Cioffi, Antonio Della Mura, Roberto Franchini, l’ex direttore amministrativo dell’Asl Caserta, Giuseppe Gasparin, Mario Palombi, Angelo Polverino, Giuseppe Porpora e, infine, i dipendenti dell’ospedale Rocco Ranfone, Antonio Maddaloni e Paolo Martino, Giuseppe Raucci, Nicola Frese e Umberto Signoriello, ex assessore all’urbanistica della giunta di Maddaloni.
I Sigilli sono stati apposti alle società Odeia e R.D. Costruzioni e a due ditte individuali, Luigi Iannone e Salvatore Cioffi. A undici dei 24 indagati è stato notificato un decreto di sequestro che ha riguardato, a vario titolo, 18 immobili, 11 terreni, un box auto, tre autovetture e diverse quote societarie.
Secondo i Pubblici Ministeri, dopo la bufera che distrusse l'Udeur, nel 2008, i Zagaria tentarono un aggancio al Pdl, attraverso Nicola Cosentino: “cercarono e trovarono la necessaria la necessaria copertura politica nel Pdl campano e, più in particolare, nel suo (allora) capo indiscusso, Nicola Cosentino, rimasto referente politico del sistema criminale operante nel nosocomio casertano fino al momento del suo arresto, avvenuto nel marzo 2013". Ancora prima, nel 2006, ci sarebbe stato “un duplice avvicendamento politico-mafioso, determinato dall’implosione dell’Udeur e conseguentemente alla caduta del Governo Prodi".
I reati contestati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e abuso d’ufficio, con l’aggravante del metodo mafioso.
L'inchiesta è della Dia di Napoli.

LA NOTA DI MASTELLA: 'ERO E RESTO PULITO, NON C'ENTRO CON QUANTO E' ACCADUTO'
"In merito a notizie apparse oggi sulla stampa voglio dire con nettezza e con orgoglio che non ho mai coperto nessuno. Tantomeno mi sono mai occupato di vicende, di appalti che riguardano l'ospedale di Caserta. Peraltro, a suo tempo, il direttore generale di quell'ospedale, il dottor Luigi Annunziata, in diretta televisiva, dagli studi di Anno Zero, intervistato da Michele Santoro sulla nomina di primari, ebbe a dire che mai alcuna richiesta gli era giunta da parte mia. Mastella non mi ha mai chiesto nulla, affermò il manager". Ecco la prima reazione ufficiale di Celemente Mastella dopo il nuovo scandalo con legami tra sanità e politica, scoppiato stamane in Campania e dove sono coinvolti personaggi vicini all'Udeur. Il leader del partito prende le distanze dall'accaduto: "Da una intercettazione - ha poi sostenuto Mastella -risulta anche che, a precisa domanda rivoltami da Annunziata, in riferimento ad esponenti politici locali, il sottoscritto (come risulta dagli atti processuali), gli rispose: "Se ti chiede cose illegali caccialo via" . Come risulta sempre da atti processuali in corso, non mi pare che i rapporti tra il manager dell'Ospedale e la famiglia Mastella fossero idilliaci e comunque tali da poter determinare qualsivoglia forma di condizionamento rispetto alla gestione dell'ospedale. Nessuno può mai rispondere di responsabilità altrui , ancor più in sede locale e penale. Ero, sono e resto una persona pulita che non ha mai favorito aspetti e pratiche illegali".




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