Legalita' e Trasparenza nelle pubbliche amministrazioni, convocata conferenza del Comitato Provinciale
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Si terrà sabato 23 aprile la conferenza stampa del Comitato Provinciale di consiglieri comunali ed amministratori, per la Legalità e Trasparenza nelle pubbliche amministrazioni.
Una conferenza stampa per “illustrare le proposte ed i suggerimenti eventualmente da inserire nei programmi elettorali in occasione delle prossime elezioni amministrative”. Questo lo scopo dell’incontro previsto per sabato 23 aprile al 14b – ex Bar Massimo2 – in viale Atlantici a Benevento alle 10.30 e promosso dal Comitato Provinciale di consiglieri comunali ed amministratori, per la Legalità e Trasparenza nelle pubbliche amministrazioni.
“Il Comitato sannita per la legalità e la trasparenza, composto da consiglieri comunali e amministratori del territorio – scrivono i rappresentanti Clemente Cecere Palazzo (presidente) e Pietro Di Lorenzo (portavoce) – in prossimità delle elezioni amministrative propone a tutti gli schieramenti politici e ai candidati di inserire all’interno del programma amministrativo, va presentato assieme alle liste dei candidati alla carica di sindaco e consigliere comunale, suggerimenti e propositi che potranno essere utili nella battaglia contro la corruzione e il malaffare. Si tratta di impegni programmatici che poi dovranno essere attuati concretamente in modo da riportare i nostri territori e le nostre comunità al di fuori del pantano della dilagante corruzione in cui versano”.
“È, infatti, dimostrato che se non combattuta adeguatamente – continuano – tenacemente e quotidianamente, la corruzione produce costi enormi, destabilizzando le regole dello Stato di diritto e del libero mercato, che sono i veri pilastri delle democrazie moderne. La prima vittima di un sistema corrotto è proprio l’imparzialità che, ricordiamolo, è un principio fondamentale enunciato nell’art. 97 della nostra Costituzione. Esso vale per tutti coloro che ricoprono uffici pubblici, compresi gli amministratori degli enti locali (consiglieri comunali, assessori e sindaci), che non possono fare favoritismi o disparità di trattamento nel disporre di risorse pubbliche: il comportamento degli amministratori locali, nell’esercizio delle proprie funzioni, deve essere improntato sempre all’imparzialità e al principio di buona amministrazione, nel pieno rispetto della distinzione tra le funzioni, competenze e responsabilità degli organi politici e dei dirigenti. E tutto ciò vale ancora di più per gli enti locali (comuni e province), che per la loro prossimità ai cittadini e per la natura delle funzioni svolte sono naturalmente sovraesposti al condizionamento degli interessi, delle clientele, del familismo ed al pericolo di infiltrazioni da parte di organizzazioni criminali”.