Lotta ai tumori, Benevento ospita il "Festival della prevenzione e innovazione in oncologia"
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Dal 17 al 19 maggio in piazza Risorgimento il Festival della prevenzione e innovazione in oncologia.
Benevento diventa capitale della lotta al cancro. Il capoluogo campano ospita per 3 giorni la decima tappa della nuova edizione del “Festival della prevenzione e innovazione in oncologia”. Un motorhome, cioè un pullman, sarà allestito dal 17 al 19 maggio in Piazza Risorgimento, dove gli oncologi dell’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) forniranno consigli e informazioni sulla prevenzione, sull’innovazione terapeutica e sui progressi della ricerca in campo oncologico.
“A Benevento ogni anno sono stimate più di 1.500 nuove diagnosi di tumore (861 uomini e 643 donne), almeno il 40%, cioè circa 600 casi, potrebbe essere evitato adottando alcune semplici regole – spiega Bruno Daniele, Direttore Oncologia Medica dell’Ospedale ‘Rummo’ di Benevento -. L’obiettivo del progetto è trasmettere ai cittadini un messaggio fondamentale: contro il cancro si deve giocare d’anticipo. E lanciamo, sul modello dei festival della letteratura, il ‘Festival della prevenzione e innovazione in oncologia’ per spiegare agli italiani il nuovo corso dell’oncologia, che spazia dai corretti stili di vita, agli screening, alle armi innovative, fino al reinserimento nel mondo del lavoro. Serve però più impegno sugli stili di vita e sugli screening. Il cancro è infatti la patologia cronica che risente più fortemente delle misure di prevenzione”.
La manifestazione itinerante, resa possibile grazie al sostegno di Bristol-Myers Squibb, tocca 20 città con eventi che dureranno tre giorni. Nel 2017 in Campania sono stati stimati 29.850 nuovi casi di tumore (16.100 uomini e 13.750 donne). Le cinque neoplasie più frequenti sono quelle del colon-retto (4.250), mammella (4.000), polmone (3.500), prostata (2.950) e stomaco (1.100). Gli abitanti della Regione sembrano ignorare le regole della prevenzione (PASSI 2014-2017): il 49,7% è sedentario, il 37,4% è in sovrappeso e il 14,1% obeso, percentuali superiori rispetto alla media nazionale (rispettivamente pari al 33,6%, 31,7% e 10,7%). La Campania detiene il primato in Italia per quota più alta di persone in eccesso ponderale (più della metà). Preoccupa anche il tasso dei fumatori, pari al 27,7%, fra i più alti in Italia (la media nazionale è del 26%).
“Il fumo di sigaretta è il principale fattore di rischio oncologico – continua il dott. Daniele - Più di centomila casi di tumore ogni anno in Italia sono dovuti proprio alle sigarette. Numeri che ricordano quelli di un’epidemia. Un ruolo importante nella prevenzione primaria è svolto anche dall’attività fisica. È dimostrato che il 20% del totale dei tumori è causato proprio dalla sedentarietà. I benefici del movimento sono evidenti e diversi studi hanno evidenziato la sua influenza su alcune delle neoplasie più frequenti: riduce del 12% il rischio di sviluppare il cancro al seno e del 44% al colon-retto. E un tumore alla mammella su 5 (il 23% del totale) si può prevenire in post-menopausa evitando il sovrappeso. Le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità consigliano circa 150 minuti a settimana, cioè 2 ore e mezza, di attività fisica aerobica, come camminare, correre, andare in bicicletta, a un ritmo moderato-intenso. Il movimento fisico esercita effetti preventivi e terapeutici e può essere paragonato a un farmaco che, opportunamente somministrato, previene gravi malattie come i tumori e ne impedisce lo sviluppo, garantendo considerevoli vantaggi sia ai cittadini che al sistema sanitario. Da qui l’importanza delle campagne di sensibilizzazione come questo Festival”.
In Campania anche l’adesione ai programmi di screening organizzati è scarsa. Per quanto riguarda la mammografia, indispensabile per individuare in fase precoce il tumore del seno, la Regione si è dimostrata poco virtuosa evidenziando percentuali inferiori alla media italiana. Infatti solo il 21,3% delle donne ha eseguito questo test all’interno dei programmi organizzati (53,8% Italia) e il 20,1% ha aderito al Pap test o all’HPV test, per la diagnosi iniziale del tumore del collo dell’utero (45,3% Italia). È inferiore rispetto alla media nazionale (37,4%) anche l’adesione al test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, pari al 13,3%, per individuare in fase precoce il cancro del colon-retto (PASSI 2014-2017).
“In Italia nel 2017 sono stati stimati poco più di 369.000 nuovi casi di tumore – sottolinea Stefania Gori, presidente nazionale AIOM e Direttore del Dipartimento Oncologico dell’Ospedale Sacro Cuore-Don Calabria di Negrar-Verona -. Oggi non possiamo più parlare di male incurabile perché accanto alle armi tradizionali (chirurgia, radioterapia e chemioterapia) abbiamo a disposizione terapie innovative molto efficaci come le terapie a bersaglio molecolare e l’immunoterapia che permettono di migliorare la sopravvivenza a lungo termine con una buona qualità di vita. Grazie alla diagnosi precoce e alle nuove armi, in Italia il 60% dei pazienti sconfigge la malattia. Il sistema sanitario deve saper rispondere alle esigenze di salute di questi cittadini, che spaziano dalla riabilitazione al ritorno alla vita attiva, agli affetti e al lavoro”.
A Benevento, durante il “Festival della prevenzione e innovazione in oncologia”, saranno raccolti sondaggi conoscitivi e saranno distribuiti ai cittadini opuscoli sulle principali regole della prevenzione oncologica e sulle nuove armi in grado di sconfiggere la malattia o di migliorare la sopravvivenza in modo significativo. Nelle tre giornate, all’interno del motorhome, saranno disponibili gli oncologi dell’AIOM per fornire informazioni e consigli.
Sono invitati a partecipare le associazioni dei pazienti, i familiari e i cittadini di tutte le età