Luca Aquino "Jazz Bike Tour - Wheels not Walls" da Benevento a Oslo
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Parte domani 1 luglio e si concluderà il 19 agosto il “Jazz Bike Tour” di Luca Aquino.
Dal prossimo primo luglio, il musicista Luca Aquino darà inizio al “Jazz Bike Tour”, un viaggio in compagnia della sua bicicletta e della sua tromba, pedalando da Benevento a Oslo per fare tappa nei più importanti festival jazz e nei più bei nei posti d’Europa. Un percorso per le strade del Vecchio Continente, dal Sud al Nord, oltre i muri e le barriere che attualmente rendono difficili – a volte impossibili e drammatiche – le migrazioni dei popoli; un cammino nel segno della musica e del suo potere coesivo ed edificante in grado di avvicinare le culture e accorciare le distanze tra gli esseri umani. “Wheels not Walls”, ruote non muri, è infatti il sottotitolo che accompagna il progetto di Aquino.
In circa settanta giorni, il jazzista sannita percorrerà oltre 3.000 chilometri in sella alla bici, esplorando la distanza tra la sua terra d’origine e la capitale della Norvegia, un luogo per lui particolarmente rilevante dal punto di vista musicale.
“Pedalare è come soffiare – dichiara il trombettista – e in bici avverto le stesse sensazioni che provo quando suono la mia tromba: indossi il caschetto, fai un bel respiro e subito un senso di quiete e libertà invade l’anima e il corpo. La bicicletta assomiglia a una pausa di Miles Davis nel mezzo di un solo su un fast mozzafiato”.
Inoltre, a fare da colonna sonora al “Jazz Bike Tour” sarà il nuovo album di Luca Aquino dal titolo “Aqustico volume 2”. Dopo il successo di “Aqustico”, edito nel 2013, il trombettista ha scelto di collaborare nuovamente con il fisarmonicista Carmine Ioanna in questo nuovo progetto per l’etichetta discografica “Riverberi”: nove tracce, tutti brani inediti di Luca Aquino ad eccezione di uno firmato da Carmine Ioanna e di una cover di Charles Aznavour.
In copertina, “Aqustico volume 2” presenta un’opera dell’artista Mimmo Paladino: sul fondo bianco dell’involucro del cd, il tratto nero dell’inchiostro del maestro della Transavanguardia disegna una bicicletta. Un rinvio ideale al tour musicale su due ruote che Aquino affronterà fino a Oslo.
L’idea
Musica, natura, patrimonio culturale e sport: ecco le parole-chiave del “Jazz Bike Tour”. Il progetto, nato da un’idea di Luca Aquino, coniuga infatti il suo amore per il jazz con la passione per il paesaggio per i beni artistici e per il ciclismo. In un percorso di oltre 3.000 km, nel tratto da Benevento a Oslo, Aquino attraverserà in bicicletta i luoghi che costituiscono il cuore dell’Europa e, tappa dopo tappa, darà vita a concerti, show-case, presentazioni e collaborazioni con altri musicisti, artisti, sportivi, amanti della natura e curiosi. Ogni sosta sarà seguita inoltre da una troupe video e da un ufficio stampa per raccontare momento per momento il tour in bicicletta.
La bicicletta
La bicicletta è il simbolo dei valori dello sport e del turismo sostenibile. È una passione verde che rispetta l’ambiente e permette di apprezzare le note paesaggistiche e storico-artistiche dei luoghi che si incontrano lungo i tragitti su due ruote. In città o in campagna, rappresenta una sana abitudine che, a ogni età, non smette di entusiasmare. Il “Jazz Bike Tour” rappresenta anche un’occasione per far avvicinare adulti e bambini al cicloturismo, alla possibilità di viaggiare in maniera non ordinaria scoprendo posti sconosciuti nel rispetto della natura.
I luoghi
L’aspetto centrale del “Jazz Bike Tour” è costituito dalla valorizzazione, attraverso la musica, dell’identità storica e culturale delle località presenti nell’itinerario del progetto. A ogni tappa corrisponde un concerto di Luca Aquino corredato da iniziative collaterali pensate, di volta in volta, in cooperazione con i comuni che aderiscono all’iniziativa nel rispetto delle caratteristiche dei luoghi che, di volta in volta, ospitano le soste di questo giro ciclistico-musicale. Infatti il “Jazz Bike Tour” è costituito da una serie di progetti site-specific progettati dalle municipalità e dalle associazioni culturali locali per consentire ai partecipanti di conoscere e approfondire i tratti tipici di ogni centro ospitante.
Il suono: filo conduttore dell’iniziativa
Trait d’union dell’intero progetto è il programma di concerti capitanati da Luca Aquino. Il trombettista e compositore di Benevento, classe 1974, è tra i musicisti jazz italiani più apprezzati nel panorama internazionale. Il gusto per la sperimentazione e la libertà espressiva lo hanno condotto lontano, sin da quando, appena ventenne ha intrapreso il suo cammino musicale da autodidatta. Lo spirito del viaggiatore è metafora perfetta del suo percorso artistico ed è espressione della sua cifra stilistica. La passione per la sperimentazione sonora e le registrazioni in luoghi insoliti costituiscono, inoltre, due aspetti largamente riconosciuti dalla stampa di settore che descrive Aquino come un “esploratore sonoro contemporaneo”; allo stesso tempo, la critica estera ritrova in lui quel particolare tratto italiano che, nell’immaginario internazionale, richiama il viaggio, la creatività, l’estro visionario e la bellezza. I tour mondiali di Luca Aquino non interferiscono con l’amore che il musicista nutre per il proprio Paese, ma rispecchiano la sorte di ogni viaggiatore per cui alla partenza verso un ignoto che attrae segue sempre un ritorno a casa con nuove preziose esperienze. Nel caso di Aquino, anche con nuove sonorità.
I luoghi del mondo e la loro storia assumono un valore speciale per il trombettista beneventano e rappresentano il nucleo di alcuni tra i suoi migliori progetti. Un esempio è il festival di cui è direttore artistico, "Riverberi", caratterizzato da concerti nei luoghi solitamente estranei alla musica, sfruttando l’acustica naturale degli spazi e rendendola un elemento centrale delle performance. “Riverberi” è anche il nome che Aquino ha dato alla sua giovane etichetta discografica.
Molti degli album del trombettista sono stati registrati in posti inusuali sfruttando le sonorità naturali: “Amam” (2009) è stato realizzato nell’antico hammam di Skopje in Macedonia; “The Skopje Connection” ( 2009) in una chiesa olandese; “Icaro solo” (2010), con l’uso della sola tromba e dell’elettronica, nella chiesa sconsacrata di Sant’Agostino a Benevento. Ultimo straordinario progetto a sua firma è l’album registrato nel sito archeologico di Petra, in Giordania, in collaborazione con l’Orchestra Nazionale Giordana e con il coinvolgimento dell’l’Unesco Amman Office, della Petra Development and Tourism Authority e della Talal Abu-Ghazaleh Organization – un'iniziativa senza precedenti promossa all'interno della campagna mondiale Unite for Heritage, lanciata dall'Unesco a difesa del patrimonio artistico e culturale dai crimini di tipo terroristico.
Gli obiettivi
Lo slancio creativo di Luca Aquino mira a coinvolgere, con il “Jazz Bike Tour”, un gruppo crescente di persone e a diventare un evento di riferimento nel calendario delle iniziative nazionali e internazionali dedicate alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale attraverso la musica e lo sport.
Gli Sponsor e i Patrocini
Il “Jazz Bike Tour” ha come sponsor Italdata S.p.A., società nel settore dell'Information & Communication Technology e SchoolUP.it la piattaforma web di ultima generazione che coniuga la formazione con le imprese. La Wilier Triestina ha aderito con grande entusiasmo al giro musicale fornendo ad Aquino una bicicletta Gtr Team su cui il musicista pedalerà durante il suo tour fino a Oslo. Inoltre, sostengono il progetto Tiralento, il marchio specializzato nella produzioni di abbigliamento storico da ciclismo, e Drunkmunky, il brand californiano dallo stile street. In ambito internazionale a patrocinare l’iniziativa compaiono l’Europe Jazz Network, la più gradi rete di Festival jazz del Vecchio Continente, e la Comunità Europea, di cui Luca sosterrà inoltre un importante progetto musicale legato alla sostenibilità ambientale dal titolo “Take the Green Train”.