Mediterraneo. Le rotte delle navi ONG respinte dall'Italia e cariche di migranti

Torna in mare la Mediterranea Saving Humans dopo il dissequestro della nave Mare Jonio disposto dalla procura di Agrigento ferma nel porto di Licata da oltre due mesi.

Mare Ionio si andrà ad aggiungere ad altre due navi che in queste ore incrociano nelle acque del Mediterraneo cariche di migranti e in attesa di poter approdare in un porto sicuro. La Alan Kurdi ormai è al quarto giorno di navigazione con a bordo 40 migranti. Dopo aver ricevuto il divieto di ingresso in acque italiane la nave dell'ong tedesca sea eye ha fatto rotta verso il porto di La Valletta, ma non ha ancora ottenuto alcuna autorizzazione dalle autorità maltesi. A bordo diversi minori.

La richiesta di sbarco urgente è stata formulata anche dalla nave spagnola Open Arms che a bordo ha 123 persone recuperati in due diverse operazioni di salvataggio. Da Barcellona il fondatore di Open Arms, Oscar Camps, ha chiesto l'assegnazione di un porto sicuro per portare a terra in primo luogo i bambini, le donne incinte e le altre persone che presentano segni di violenza. E nelle prossime ore potrebbe partire da Marsiglia anche la Ocean Vikings - bandiera norvegese - delle ong francesi Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere.


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