Ponte, centro d'accoglienza migranti: la protesta dei commercianti

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Riceviamo e pubblichiamo l'appello-protesta dei commercianti pontesi sostenuti da Confcommercio che si dichiarano contrari alla nascita di un centro d'accoglienza.

In una nota la Confcommercio sostiene la protesta di alcuni commercianti di Ponte che non vorrebbero la nascita di un centro d'accoglienza all'interno del centro storico. Gli esercenti hanno poi inviato anche una lettera al Prefetto di Benevento, al sindaco del centro sannita e al Comando Carabinieri chiedendo un incontro urgente e l'apertura di un tavolo di concertazione.

"La collocazione dei profughi o di tutti coloro, uomini donne e bambini, che tali si definiscono ha di fatto raggiunto e superato il limite di civile accettazione. Oggi senza possibilità di smentita - scrive la Confcommercio - a causa della crescente richiesta, è un business alla portata di tutti. Basta avere la disponibilità di posti letto corredati dai servizi minimi che tutte quelle strutture che fino ad ieri producevano reddito annuo per 2 o 3 mila euro oggi fruttunano 4-5 volte tanto.

Noi Sanniti, storicamente nati tolleranti e pazienziosi, anche in questa circostanza con profondo rispetto per il dramma umano che attanaglia questi popoli abbiamo partecipato in silenzio e fornito il nostro contributo. Abbiamo piccoli comuni 'invasi' da migranti, il centro urbano cittadino presidiato in ogni piazza ed incrocio da questuanti. Ovvio è che alcune comunità stanno iniziando civilmente a denunciare uno status quo non più accettabile. In ragione di ciò, condividiamo appieno l'appello  rivolto alle Autorità dai nostri colleghi commercianti della città di Ponte, dichiarandoci disponibili ad essere partecipi e propositivi ad ogni forma di azione finalizzata al superamento della problematica".

La lettera inviata dai commercianti

"Ecc.mo Sig. Prefetto di Benevento e Sindaco di Ponte Com. Carabinieri Ponte, l’avv. Michele Riilo del foro di Benevento, formula la presente, in nome per conto e nell’interesse dei commercianti di Ponte e dei residenti, per portarvi conoscenza di una gravissima problematica che potrebbe attanagliare sia i commercianti della summenzionata zona che, i residenti, in particolare il Centro di accoglienza Rifugiati che dovrebbe sorgere in un immobile di un condominio nella centralissima cittadina Pontese, che sicuramente nuocerà alla economia dei miei rappresentati, considerando anche gli ultimi fatti di cronaca verificatesi (rissa con uso di armi bianche e sequestro di droga al’interno di un centro di  accoglienza).

Ebbene, l’arrivo dei rifugiati, provocherà notevoli danni al piccolo centro Sannita, inoltre, potrebbero aumentare le azioni delittuose, e, i vari collegamenti tra i rifugiati, che causeranno un grave pericolo per l’incolumità pubblica; peraltro, dormiranno in un appartamento che ha un solo bagno di cui bisognerebbe verificare l’agibilità, e, la sicurezza statica ed igienica dell’immobile de quo. Va evidenziato che, l’arrivo di queste persone che fino ad oggi hanno, aumentato il verificarsi i azioni delittuose e l’incremento di risse e spaccio di sostanze stupefacenti (cfr. fatti di cronaca Torrecuso, Telese, Cautano, Vitulano, Tocco Caudio e Benevento), porterre ad aumentare la paura dei cittadini ed un aumento della crisi economica. Pertanto, i miei clienti, alla luce di quanto sopra riportato, chiedono fissarsi un tavolo di concertazione con Sua Eccellenza il Prefetto di Benevento, con il Sindaco di Ponte (BN) e il Comando Stazione Carabinieri di Ponte, al fine di valutare nuove ipotesi di allocazione dei rifugiati, poiché allocarli nel centro del Paese arrecherebbe notevole nocumento alla società ed alle attività commerciali ivi esistenti e già in crisi, per cui, i commercianti chiedono fissarsi incontro urgente".



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