Prima casa, tutti i vantaggi fiscali per l'acquisto dell'abitazione

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Divieto di pignoramento, bonus fiscali su imposte e interessi passivi sul mutuo ipotecario: ecco tutti i vantaggi fiscali collegati alla prima casa.

Acquistare la prima casa è un grande passo e come tale merita di essere incentivato e agevolato nel modo giusto. Dal canto loro, anche i singoli consumatori possono adottare qualche accorgimento per rendere l’investimento più sostenibile, a partire proprio dal finanziamento. Valutare attentamente le offerte presenti sul mercato, ad esempio sfruttando SuperMoney e la possibilità di confrontare i mutui proposti dalle banche, ci permetterà sicuramente di partire avvantaggiati.

Oltre a ciò che possono fare i singoli cittadini, lo Stato ha previsto diversi vantaggi fiscali sulla prima casa. Si tratta di agevolazioni che vanno dal divieto di pignoramento a riduzioni sulle imposte. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

ACQUISTO
Già al momento dell’acquisto è possibile beneficiare di alcune agevolazioni, a patto che ovviamente non si sia proprietari di altri immobili già oggetto di beneficio in quanto prima casa. Ecco le agevolazioni previste a seconda di come avviene l’acquisto:

  • Acquisto da venditore privato
  • Imposta di registro ridotta al 2%
  • Imposta ipotecaria e catastale ridotte complessivamente a 100€
  • Acquisto da impresa di costruzioni con IVA
  • Iva ridotta al 4%
  • Imposta ipotecaria e catastale ridotte complessivamente a 100€. Per usufruire di questo bonus non è necessario avere già la residenza nell’immobile acquistato, ma basta che ci si impegni a trasferirvisi entro 18 mesi dall’acquisto e a non rivenderlo per i successivi 5 anni.


Inoltre, se per l’acquisto della prima casa ci si avvale dell’aiuto di un agente immobiliare, il suo costo può essere detratto al 19%, per un importo massimo di 1.000€.

IMPOSTE
La prima casa può essere esentata integralmente dal pagamento dell’Imu, a patto che:

  • non sia catalogabile come immobile di lusso
  • sia adibita ad abitazione principale, ovvero quella di cui si è proprietari (o comunque si ha titolarità di altri diritti reali), dove si ha residenza anagrafica e domicilio abituale
  • Su Tasi e Tari, invece, non è prevista alcuna agevolazione.


DETRAZIONE DEGLI INTERESSI PASSIVI DEL MUTUO
Tra gli altri vantaggi fiscali legati alla prima casa c’è la possibilità di detrarre gli interessi passivi che si pagano sul mutuo. Il Fisco consente infatti di recuperare parte degli interessi in termini di sgravi Irpef. In particolare si può detrarre il 19% degli interessi passivi e degli oneri accessori pagati per il mutuo ipotecario relativo alla prima casa. La detrazione non può però superare l’importo massimo di 4.000 euro.

Sono però detraibili solo gli interessi derivanti dal tipico contratto di mutuo ipotecario: sono esclusi quindi gli interessi pagati per altre forme di finanziamento, come ad esempio la cessione dello stipendio o lo scoperto di conto corrente, anche nel caso in cui avessero come garanzia l’ipoteca sulla prima casa.

Nella voce oneri accessori sono compresi:

  • commissione pagata alla banca per l’attività di intermediazione svolta
  • oneri fiscali (tra cui iscrizione/cancellazione dell’ipoteca)
  • penali per estinzione anticipata del finanziamento
  • spese di perizia, istruttoria, notarili


PIGNORAMENTO
La prima casa non può essere pignorata da Equitalia, a patto che vi si risieda e non si possiedano altri immobili. Questa regola è stata introdotta dal Decreto del Fare nel 2013, ma vale solo nel caso in cui il creditore sia lo Stato, quindi per il mancato pagamento di tributi statali. SE invece il creditore è una banca, l’impignorabilità della prima casa decade.



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