Chi investe in strumenti finanziari derivati, assumendosi il relativo rischio, conoscerà sicuramente i Contratti per Differenza che sono più comunemente noti con la sigla CFD. L'investitore che negozia i CFD ha quasi sempre fini speculativi, ovverosia quelli di trarre il maggior profitto possibile nel minor tempo possibile.
Per farlo con i CFD l'investitore, che in realtà non è altro che un trader online, punta a trarre vantaggio dall'aumento o dalla diminuzione dei prezzi di attività finanziarie sottostanti. In particolare, se prevede un ribasso dei prezzi allora attraverso i Contratti per Differenza andrà ad aprire delle posizioni short, altrimenti si posizionerà long, ovverosia al rialzo, nel caso in cui preveda un'ascesa dei prezzi.
Come per ogni altro strumento finanziario, anche per fare trading con i CFD è necessario aprire un conto con un broker online, e tra questi, per efficienza ed affidabilità, spicca Plus500 che è una società che fornisce servizi di investimento da un decennio proprio ai trader privati via Internet. Affidandosi a broker regolamentati, in Italia gli investitori possono fare trading online in CFD così come accade anche in tanti altri Paesi del mondo, e tra questi la Gran Bretagna, la Spagna, l'Olanda, il Giappone, l'Irlanda, la Polonia, la Francia, il Portogallo, la Svezia, la Germania, l'Australia, la Svizzera, il Sudafrica e Singapore.
Grazie all'effetto leva, investire in CFD permette di aprire posizioni, su una certa quantità di attività finanziaria sottostante, impegnando solo una piccola percentuale del capitale che sarebbe necessaria, invece, attraverso un investimento diretto. In questo modo con piccole oscillazioni di prezzo sul mercato si ottiene una amplificazione dei guadagni ed anche delle potenziali perdite. I CFD, essendo dei contratti derivati, individuano una forma di investimento che mette a rischio l'intero capitale allocato nel trade a fronte del vantaggio di poter ottenere guadagni che possono essere anche rilevanti.
Per investire in leva in CFD è necessario che il broker online permetta al cliente di sfruttare la cosiddetta marginazione che è in parte fissa, ed in parte variabile. Nel dettaglio, la marginazione fissa coincide con il margine iniziale richiesto dal broker online per aprire uno o più trade in CFD, mentre il margine variabile è fissato dal prezzo di mercato. La richiesta di margine variabile da parte del broker, in particolare, scatta quando sui trade aperti in CFD le potenziali perdite sono superiori alla liquidità non vincolata che è presente sul conto di trading.
Nel caso in cui l'investitore non dovesse coprire il margine variabile in tempi brevi, ad esempio con un versamento aggiuntivo sul conto di trading, allora il broker, nel rispetto delle condizioni contrattuali che sono note a priori, ha il diritto di esercitare la cosiddetta margin call che prevede la chiusura in automatico di tutte le posizioni aperte, anche se queste sono in perdita, per evitare che poi il saldo sul conto sia negativo. Per quel che riguarda invece i costi di apertura e chiusura di trade in CFD, i migliori broker online, al netto degli spread, non applicano costi o commissioni sulle singole operazioni, così come di norma il conto di trading è gratuito e quindi senza canoni mensili da pagare.
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