Un ciclo di seminari per condurre le imprese a saper chiedere credito. Questo l'oggetto della presentazione di quest'oggi in Confindustria Benevento da parte del presidente Filippo Liverini insieme al presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti del Sannio, Fabrizio Russo. Anna Pezza, direttore di Confindustria Benevento, ha moderato l'incontro.
Parte da un'analisi puntuale e molto sincera, quella fatta dal presidente Liverini commentado i dati diffusi appena ieri dal Sole24Ore. Benevento è una provincia in cui l'impresa è debole, è debole strutturalmente a livello di capitalizzazione e non è pronta ad usare le nuove forme, sicuramente innovative, messe in campo dal Governo. Solo due o tre aziende potrebbero ad esempio ricorrere al finanziamento tramite Bond o ricorrendo ai PIR (Piani Individuali di Risparmio NDR), sottolinea Liverini.
Gli fa da contraltare Russo, che parte da un altro tipo di indicatore, quello del reddito medio dei dottori commercialisti. Se si guarda al dato nazionale, la media è di c.a. 60mila euro, mentre sul dato regionale si scende alla metà e se si guarda a Benevento siamo c.a. sui 23mila euro. Questo significa che la base della clientela dei commercialisti, cioè le imprese, non sono floride e non garantiscono una buona redditività al lavoro del professionista. Professione messa poi in discussione dalle nuove indicazioni che portano alla compressione ulteriore dell'attività. Infatti la tenuta delle scritture contabili, con l'obbligatorietà della fatturazione elettronica anche tra privati, limita ulteriormente la sfera di attività dei dottori commercialisti, il piano di maggiore attività per l'ordine nel nostro territorio.
Facendo quindi di necessità virtù, Russo indica ai colleghi la via della riappropriazione del ruolo consulenziale nei confronti delle aziende. Ruolo che trova concordanze di intenti con Confindustria. Liverini, infatti, commentando il dato della diminuzione degli impieghi da parte delle banche, in un momento peraltro di espansione, individua nella scarsa capacità delle imprese a sapersi illustrare alle banche uno dei fattori di mancato credito. Ecco quindi l'utile sinergia e il percorso comune tra Confindustria e Ordine dei dottori Commercialisti per fornire alle aziende gli strumenti idonei per relazionarsi meglio con le Banche. Non mancheranno però, nel corso dei seminari, due grossi soggetti del mondo creditizio: Cribis e Cerved.
L'iniziativa presentata oggi è quindi volta a creare un rapporto ed un dialogo sempre più stringente tra mondo imprenditoriale e sistema creditizio. Secondo i dati diffusi dalla Banca d’Italia, che prendono in esame gli ultimi tre anni, esiste un gap tra le risorse finanziarie raccolte sul territorio e quelle investite sullo stesso territorio. Offrire ad imprese e banche gli strumenti per colmare questo gap, rappresenta l’obiettivo principe del ciclo di incontri sul Credito che vedranno il primo appuntamento il 30 novembre, il secondo a febbraio ed il terzo a maggio del prossimo anno.
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