Aumentano in Italia i morti sul lavoro. Cosa è stato fatto e cosa si potrebbe fare. Intervista ad Anna Villanova, responsabile Sede Inail Benevento.
Sono 1029 le morti sul lavoro denunciate nel 2017 all’Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro. Tra le cause principali le condizioni di lavoro a limite, violazione delle norme di sicurezza e mancata prevenzione sanitaria e contratti inesistenti. Sull’argomento Il Quaderno ha intervistato Anna Villanova, responsabile della sede Inail di Benevento.
Secondo i dati Inail relativi al primo quadrimestre 2018, sono aumentate le morti sul lavoro. Come spiega questo dato e quali sono le misure da porre in essere per contrastarlo?
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nel primo quadrimestre 2018 sono state 286, 24 in più rispetto allo stesso periodo del 2017.
L’aumento riguarda i soli casi avvenuti in itinere, ovvero nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il posto di lavoro, che sono aumentati di 24 unità (da 68 a 96), mentre quelli occorsi in occasione di lavoro hanno fatto segnare una lieve diminuzione (da 194 a 190).
Si tratta di dati provvisori, soggetti all’effetto distorsivo di “punte occasionali”, dei tempi di trattazione delle pratiche e di consolidamento degli archivi. Per quantificare i casi accertati positivamente, infatti, sarà necessario attendere il consolidamento dei dati sia del 2017 che del 2018, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo ad ogni denuncia.
Fatta questa precisazione, l’attenzione di Inail al fenomeno è massima e sono attive su tutto il territorio nazionale iniziative per porre in essere, per quanto di competenza dell’Istituto, ogni possibile attività, per essere al fianco delle imprese e dei lavoratori per la riduzione di tale dolorosissimo fenomeno.
Ad esempio, proprio in considerazione dell’alto numero di infortuni, anche mortali, legati alla circolazione stradale, si sta avviando, sul nostro territorio, un accordo con CFS e Polizia Stradale, per la prevenzione di tali infortuni, con particolare riguardo ai conducenti professionali di mezzi di trasporto e spostamento.
Ma tanti sono gli strumenti per migliorare i livelli di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, messi a disposizione da Inail per le aziende :agevolazioni tariffarie e finanziamenti per le imprese che investono in sicurezza, borse di studio destinate agli studenti delle Scuole Secondarie Superiori e ai laureandi e laureati delle Università, per la diffusione della cultura della sicurezza.
L’Inail, attraverso il bando ISI 2017, ha stanziato quasi 250 milioni di euro a fondo perduto finalizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e 24 di questi sono destinati alla regione Campania.
Il bando ISI è ormai alla sua ottava edizione. I fondi sono ripartiti su base regionale e divisi in cinque diversi assi di finanziamento: investimento, movimentazione manuale dei carichi, amianto, micro e piccole imprese, agricoltura.
E’ previsto inoltre, per la prima volta, una modalità di scorrimento della graduatoria per permettere, nell’immediato, l’utilizzo ottimale dei fondi a disposizione.
Quello della sicurezza sul lavoro è un problema di competenza regionale o necessita di una regolamentazione nazionale? Avverte la mancanza di una governance centrale?
Gli aspetti relativi alla sicurezza dei luoghi di lavoro sono regolamentati in Italia da una normativa che è prima di tutto il risultato del recepimento di direttive comunitarie. Facendo riferimento alla legislazione interna, vi è una potestà concorrente tra Stato e Regioni.
Il coordinamento di tutti i soggetti che hanno competenza in materia è affidato ai Comitati Regionali di Coordinamento. In Campania si è poi disposta una articolazione di detto coordinamento a livello provinciale.
Le competenze in materia di informazione e assistenza in materia di sicurezza ( art. 10 TU) sono di tanti soggetti, coordinati dalla ASL.
Nella nostra Provincia vi è grande sintonia e collaborazione e ciò facilita sia i rapporti istituzionali che la realizzazione di progetti territoriali, in sinergia con associazioni di parte datoriale e di rappresentanza dei lavoratori
Come reagiscono le imprese? Quanto fanno le associazioni di categoria per aiutarle?
Come ho già detto, le associazioni sono molto attive sul territorio e sostengono Inail nelle varie iniziative, sollecitando i propri iscritti alla partecipazione ai bandi Inail e veicolando le informazioni di interesse.
Carmen Chiara Camarca
:: Questo articolo è stato stampato dal quotidiano online ilQuaderno.it ed è disponibile al seguente indirizzo:
http://www.ilquaderno.it/sicurezza-lavoro-produttivita-;-aziendale-intervista-anna-villanova-responsabile-inail-benevento-128502.html (url breve https://tinyurl.com/y9243vms)