Interviene anche l'UGL in merito al nuovo piano di ristrutturazione dell’Enel che prevede l'accorpamento dell’Ufficio di Zona di Benevento con quello di Avellino.
“Benevento sempre più ‘feudo’ di Avellino”. Così i vertici provinciali della UGL di Benevento, nelle persone del segretario Domenico Penna, della responsabile dell’Ufficio legale Angela Borrelli, e del segretario provinciale UGL - Chimici-Energia Alberto Lombardi, commentano il nuovo piano di ristrutturazione dell’Enel in base al quale l’Ufficio di Zona di Benevento verrà accorpato a quello di Avellino, con la conseguente soppressione anche dell’Unità Operativa di Montesarchio.
“Dopo l’accorpamento della Camera di Commercio Sannita a quella di Avellino, la chiusura della Banca d’Italia, della direzione Telecom, della Scuola Allievi Carabinieri, e di tanti altri uffici – continuano gli esponenti della UGL – ora l’accorpamento dell’Ufficio di Zona dell’Enel ad Avellino significherebbe un progressivo abbandono del territorio e una riduzione del personale. L’Enel da sempre ha svolto il suo ruolo di gestore della rete elettrica nazionale garantendo, con la presenza capillare sul territorio, attraverso presidi (Zone-Unità Operative – squadre di operai), adeguati livelli di qualità del servizio elettrico e la necessaria risposta alle necessità della clientela domestica e delle attività economiche/produttive presenti nelle diverse realtà comunali. Questa vicinanza al territorio – continuano i rappresentanti sindacali – ha sempre rappresentato l’opportunità di intervenire prontamente e di garantire un servizio qualificato ed efficace. Negli ultimi anni, però, l’Enel ha messo mano a ristrutturazioni , come l’ultima che è appena partita, che, nel caso di Benevento, rappresenterebbe l’ennesimo depauperamento di un territorio”.
I vertici provinciali dell’UGL, che per questi motivi hanno deciso di rinviare il congresso provinciale in quanto mobilitati ad essere vicini ai lavoratori dell'Enel e del territorio Sannita, lanciano un appello a tutte le forze politiche, a tutti gli amministratori locali e alle associazioni di categoria, a cominciare da Confindustria di Benevento, affinché “ci si mobiliti per evitare l’ennesimo scippo a discapito della popolazione del Sannio”.
“Noi – concludono i rappresentanti del Sindacato – dopo aver fatto ‘luce’ sulla soppressione del presidio dell’Ufficio di Zona di Benevento previsto dal nuovo piano di ristrutturazione dell’Enel, non ci arrendiamo e chiediamo la mobilitazione di tutti coloro a cui sta a cuore il futuro del nostro territorio, del nostro Sannio”.
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