"Siamo di fronte ad un aumento di circa il 15% per lo sversamento dei rifiuti indifferenziati".
"Oltre ai costi per lo sversamento fuori Provincia, adesso i Comuni devono anche far fronte ai costi di gestione del post mortem delle discariche Sannite". A dirlo, in una nota, è Giuseppe Antonio Ruggiero consigliere provinciale di Benevento ed esponente alla Rocca dei Rettori del Partito Democratico.
Ruggiero torna, ancora una volta, sulla vicenda dei rifiuti e scrive: "Dopo il danno anche la beffa. Non si potrebbe affermare diversamente dopo che la Samte ha deciso di inviare ai Comuni la fatturazione, periodo agosto/dicembre 2018, per la gestione post mortem delle discariche presenti nel Sannio, applicando l’importo di 44 euro a tonnellata che un tempo era ricompreso nei 199 euro della tariffa per lo smaltimento. Una beffa che si trasforma in maggiori costi per gli enti, e quindi per i cittadini, considerato che la tariffa media di sversamento dei siti dove hanno trovato accoglienza i rifiuti sanniti, dopo l’incidente di Casalduni, si aggira intorno ai 188 euro".
Per il consigliere in quota dem: "Siamo di fronte ad un aumento di circa il 15% per lo sversamento dei rifiuti indifferenziati. Una situazione paradossale al punto che i cittadini del Sannio sono costretti a pagare la gestione di discariche in cui ci sono i rifiuti provenienti da altre province e per cui il Sannio non ha ricevuto nemmeno un euro. In questi mesi abbiamo assistito a sterili discussioni che adesso lasciano il campo ai documenti contabili inviati da Samte, società che quotidianamente continua ad accumulare debiti per il fermo impianti, considerato che in ogni caso va garantita la guardiania e il prelievo del percolato dei rifiuti presenti nello Stir di Casalduni. Una paralisi che rischia di costare molto caro al Sannio se nei prossimi sei mesi non si cercherà di aprire il lotto 2 della discarica di Sant’Arcangelo e rimettere in funzione, anche se non a pieno regime, lo Stir".
Secondo Ruggiero: "La definizione di quanto il Sannio dovrebbe ricevere per aver affrontato la fase emergenziale del ciclo dei rifiuti in Campania potrebbe aiutare ad affrontare questo periodo di fermo in modo che questi costi fin qui generati, oltre in milione di euro, non finiscano in tariffa".
E conclude: "Alla luce di questi eventi il presidente Di Maria farebbe bene a convocare l’assemblea dei Sindaci proprio per informare i tanti primi cittadini dei futuri costi che le proprie comunità potrebbero essere chiamate ad affrontare, almeno per scrivere correttamente le somme in bilancio".
:: Questo articolo è stato stampato dal quotidiano online ilQuaderno.it ed è disponibile al seguente indirizzo:
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