Chi è appassionato di golf sa alla perfezione come ci sia una notevole differenza tra il mondo degli amatori e quello professionistico.
Per raggiungere il top mondiale in questa disciplina, però, è necessario fare grandi sacrifici, allenarsi in modo estenuante e lavorare ogni giorno anche sull’aspetto mentale, esattamente come avviene per ogni altro sport. Se avete bisogno di un esempio, però, che ispiri la vostra carriera, allora la storia di Francesco Molinari è quella perfetta per le vostre esigenze.
D’altra parte, quando si parla della famiglia Molinari, il primo elemento di connessione che salta alla mente è certamente il golf. Il fratello di Edoardo, infatti, è diventata una stella di livello mondiale, ma in famiglia tutti i componenti hanno praticato questa disciplina sportiva. Il 22 luglio del 2018, però, è una di quelle date da segnarsi veramente con il cerchietto rosso, visto che Francesco è entrato di diritto nella storia del golf italiano.
È stato il primo golfista italiano a vincere un torneo Major, compiendo un’impresa e trionfando nell’edizione 147 dell’Open Championship. E, per non farsi mancare proprio nulla, il torinese classe 1982, ha voluto rendere davvero unico il suo 2018, riuscendo a fare un’accoppiata che mai nessun golfista italiano aveva anche solo sfiorato. Stiamo parlando dell’altro grande trionfo, ovvero quello arrivato nella Race to Dubai. È stato il primo golfista italiano nella storia a vincere il trofeo come più forte giocatore europeo. Per chi volesse approfondire tutte le tappe della sua carriera, c’è un bell’articolo su “L’Insider”.
Rispetto a quello che potrebbero pensare in molti, Francesco Molinari non si è mai montato la testa, nemmeno dopo tutti i successi che è riuscito a conseguire in tutto il mondo. Vittorie che l’hanno trascinato nell’Olimpo dei golfisti internazionale, ma che non hanno modificato per nulla il suo approccio a questo sport. Costanza, impegno e tenacia negli allenamenti: sono queste le caratteristiche che più fanno emergere il suo lato da gran lavoratore, visto che non ha mai nascosto di essere pronto a tanti sacrifici pur di raggiungere i suoi sogni.
Francesco non ha fatto tutto questo da solo, dal momento che anche fuori dal campo è riuscito a togliersi tante altre bellissime soddisfazioni. Come nel 2004, quando si laurea in Economia e Commercio a Torino, oppure come nel 2007, dove si sposa con Valentina Platini. Proprio quest’ultima regala a Francesco due tesori che nessun trofeo potrà mai eguagliare, ovvero i figli Emma e Tommaso.
Nel 2006, invece, è stato il momento in cui Francesco Molinari ha cominciato a farsi conoscere in tutto il panorama europeo, vincendo per la prima volta l’Open d’Italia. Un trofeo che poi è stato bissato nel 2016, ma che ha sfiorato anche l’anno scorso, quando ha terminato in seconda posizione, dopo aver comunque offerto delle prestazioni veramente di primo livello. Quella vittoria nel 2006, però, è passata alla storia anche per un fatto anagrafico: erano ben 26 anni che nessun golfista italiano era riuscito a realizzare una simile impresa. L’ultimo fu Massimo Mannelli, che coronò il suo sogno a Roma nel 1980.
Anche il rapporto con il fratello Edoardo è stato sempre speciale ed è proprio in coppia con quest’ultimo che Chicco Molinari ha messo le mani sulla Coppa del Mondo di Golf. Non serve probabilmente nemmeno sottolineare come mai nella storia del golf nostrano era accaduto un avvenimento del genere. Anche il 2010 per Francesco Molinari è stato un anno ricco di soddisfazioni. A cominciare dalla vittoria della Ryder Cup con il team europeo, in cui era presente anche il fratello Edoardo, fino ad arrivare al trionfo nell’HSBC Champions, ovvero il primo trofeo World Golf Championship.
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