Rapina e violenta una prostituta, arrestato 25enne beneventano
10:36:41 6777I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Benevento, insieme ai colleghi della Stazione di San Giorgio del Sannio, hanno tratto in arresto per rapina, lesioni personali, violenza sessuale, sequestro di persona e porto abusivo di armi, un 25enne, residente nel capoluogo.
L’uomo, nel mese di gennaio, dopo avere concordato un appuntamento telefonico con una prostituta, si era recato presso l’abitazione della donna, a San Giorgio del Sannio.
Una volta in casa, aveva tirato fuori un coltello puntandolo contro la donna e intimandole di consegnarli tutto quello che aveva di valore in casa.
Era riuscito, così, ad impossessarsi di due telefoni cellulari, un paio di orecchini in oro e di circa 200 euro in contanti. Successivamente, aveva costretto la donna ad avere rapporti sessuali, provocandole una ferita alla mano destra.
Alla fine, si era dato alla fuga non prima di avere però bloccato la donna all’interno della sua abitazione chiudendo a chiave la porta d’ingresso dall’esterno per evitare che fosse dato l’allarme e portando con sé le chiavi.
Grazie ad alcune chiamate pervenute al 112, i Carabinieri erano intervenuti hanno dovuto necessariamente forzare la porta d’ingresso per liberare la donna.
Dopo avere rasserenato e tranquillizzato la vittima, i militari l’hanno dapprima portata presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Rummo e poi condotta presso gli Uffici del Nucleo Operativo e Radiomobile dove ha fornito pochi e frammentari elementi circa l’accaduto, peraltro già riferiti ai Carabinieri della Stazione di San Giorgio del Sannio, intervenuti in prima battuta.
I militari hanno subito avviato le indagini, ascoltando alcune persone ed effettuando rilievi tecnici all’interno dell’abitazione della donna, al cui termine e sviluppo sono emersi concreti elementi di riscontro tali da identificare con certezza l’autore del fatto.
I Carabinieri, dopo avere prelevato il presunto colpevole dalla sua abitazione, in contrada Ripamorta, lo hanno condotto presso la sede del locale Comando Provinciale dell’Arma per l’espletamento delle formalità di rito, per poi ricondurlo presso il suo domicilio in regime di detenzione domiciliare.