Rimodulazione orario di servizio asilo nido comunale, interviene Fp Cgil
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“La rimodulazione proposta appare, irricevibile, perché tale da determinare la perdita dell' indennità di turno e del buono pasto”.
“Avendo ricevuto informativa preventiva inerente una nota del Dirigente prot.n.26834 del 16.03.2018 la FP CGIL ha ritenuto urgente e assolutamente necessario chiedere un incontro con lo stesso, concernente la nuova articolazione dell' orario di lavoro da osservarsi presso l' asilo nido comunale, in seguito ad un ignoto quanto immotivato stravolgimento del servizio che avrà concrete ripercussioni sia sui dipendenti che sulle funzionalità dello stesso, viepiù in assenza di particolari esigenze da nessuna parte emerse in merito a tale decisione”.
Così in una nota Giannaserena Franzè segretario generale della FP Cgil Benevento che interviene sulla rimodulazione dell'orario di lavoro per le lavoratrici dell'asilo nido di Benevento.
“Le lavoratrici sono una tra le categoria professionali del comune di Benevento più gravate dal disagio quotidiano – spiega – dovuto ad un lavoro di per se' impegnativo e delicato, nonchè in un numero inadeguato di unità, rispetto al numero di bambini da seguire e curare quotidianamente. La rimodulazione proposta appare, quindi irricevibile, perchè tale da determinare la perdita dell' indennità di turno e del buono pasto, attualmente percepiti per ogni giorno di presenza, ai sensi della delibera di giunta del 2016, con la quale fu ‘disegnato’ il servizio, alla luce delle esigenze espresse dall' utenza, (attraverso un sondaggio effettuato tra i genitori dei bambini iscritti), nonché del vigente contratto decentrato. Anche il nuovo ccnl di prossima vigenza, all' articolo 5, prevede che le questioni concernenti ‘l'articolazione delle tipologie dell' orario di lavoro’, siano oggetto di ‘informativa’ e di ‘confronto’ con le parti sociali, per cui ci auguriamo che si voglia operare nel rispetto del contratto decentrato, nonchè di quello nazionale vigente e di quello di prossima vigenza. Per tali ragioni abbiamo esplicitamente richiesto di non dare operatività alla rimodulazione del servizio già a partire dal 3 aprile, come indicato nella disposizione, poiché la stessa manifesta un’ legittimità, in quanto adottata in spregio delle procedure di cui al CCNL vigente, nonchè del CCDI”.