Sciopero Generale del 29 Novembre: adesione oltre il 70% e mezzo milione di lavoratori in piazza
18:29:17 547Una mobilitazione di successo per rivendicare salari più alti, servizi pubblici migliori e una manovra economica più equa.
Il 29 novembre 2024 passerà alla storia come una giornata di mobilitazione nazionale che ha visto oltre mezzo milione di persone riempire le piazze italiane. Lo sciopero generale indetto da CGIL e UIL ha registrato un'adesione straordinaria, superiore al 70% nei settori lavorativi coinvolti, e ha coinvolto oltre 43 manifestazioni pacifiche e democratiche. L'obiettivo era chiaro: spingere il governo a rivedere una legge di bilancio ritenuta inadeguata per affrontare i problemi del Paese e migliorare le condizioni di vita di lavoratori e pensionati.
"La partecipazione massiccia dimostra che il mondo del lavoro ha abbracciato le ragioni della nostra protesta," hanno dichiarato CGIL e UIL in un comunicato congiunto. Dai settori produttivi ai servizi, dalle città metropolitane ai piccoli centri, l’Italia si è fermata per chiedere una svolta nelle politiche economiche e sociali.
Tra le principali rivendicazioni:
- Aumenti di salari e pensioni per contrastare la perdita di potere d'acquisto dovuta all'inflazione.
- Investimenti in sanità e istruzione, per garantire servizi pubblici di qualità e accessibili a tutti.
- Sostegno alle politiche industriali, con un occhio alla transizione ecologica e al lavoro stabile.
L'adesione allo sciopero è stata particolarmente alta nei settori produttivi, con punte vicine o superiori al 90% in molte aziende simbolo dell’industria italiana:
- Settore metalmeccanico:
- 85% alla Ducati di Bologna.
- 90% alla Electrolux di Pordenone.
- 95% all'Ast di Terni.
- Agroindustria:
- 100% alla Heineken di Taranto, Sammontana di Firenze e Citterio di Parma.
- 85% alla Orogel surgelati di Forlì-Cesena.
- Chimico e tessile:
- 95% alla Isab di Siracusa.
- 90% alla Pirelli di Settimo Torinese e alla Loro Piana di Vercelli.
- Edile e legno-arredo:
- 100% alla D’Agostino Costruzioni a Palermo.
- 90% alla Italcementi di Brescia.
- Commercio:
- 85% nei punti vendita Coop e IperCoop della Liguria.
- 90% all’Ikea di Genova.
Trasporti e servizi
Il settore dei trasporti e dei servizi ha mostrato adesioni altissime, evidenziando l’importanza strategica di queste categorie nel panorama economico nazionale:
- Trasporto pubblico:
- Linea 1 e 6 e Funicolare centrale chiuse a Napoli.
- Linea M3 ferma a Milano.
- Bus cancellati in molte città italiane.
- Trasporto marittimo:
- 80% di adesioni tra i dipendenti di Caronte&Tourist e Liberty Lines in Sicilia.
- Trasporto aereo:
- Più di 100 voli cancellati da Ita Airways.
- Ritardi e cancellazioni negli scali di Bologna e Sardegna.
- Logistica:
- 80% di adesioni tra i lavoratori indiretti di Amazon.
- 90% in Dhl nel Lazio e in Ups in Lombardia.
Nei servizi, si sono registrate punte del 100% nei settori delle mense scolastiche e aziendali di Torino e provincia.
Le Piazze e i comizi finali
Oltre 43 manifestazioni si sono svolte in tutta Italia, da Milano a Palermo, passando per città come Roma, Napoli, Firenze e Torino. Le piazze gremite sono state teatro di comizi e interventi dei leader sindacali, tra cui Maurizio Landini (CGIL) e Pierpaolo Bombardieri (UIL), che hanno ribadito l’urgenza di risposte concrete dal governo.
Le Conclusioni dei leader Sindacali
"Le piazze piene di oggi dimostrano che il mondo del lavoro e i cittadini chiedono con forza un cambio di rotta. Non accetteremo una manovra che ignora le disuguaglianze sociali e la necessità di rilanciare i servizi pubblici e il lavoro stabile," ha dichiarato Landini.
La mobilitazione del 29 novembre è stata un chiaro segnale al governo, che ora è chiamato a rispondere alle istanze di milioni di italiani. CGIL e UIL hanno già annunciato che, in assenza di risposte concrete, non esiteranno a organizzare nuove mobilitazioni.
Lo sciopero generale del 29 novembre 2024 ha mostrato la forza della solidarietà e dell’unità tra lavoratori, sottolineando che il Paese chiede giustizia sociale, investimenti nei servizi essenziali e un futuro dignitoso per tutti.