Sciopero generale settore costruzioni, prima protesta dopo 20 anni. Bosco (Uil Av/Bn): "Spendere le risorse stanziate"

16:12:53 2985 stampa questo articolo
Roma. Primo sciopero generale del settore costruzioni dopo 20 anni (CGIL CISL UIL)Roma. Primo sciopero generale del settore costruzioni dopo 20 anni (CGIL CISL UIL)

E' forte il significato dello sciopero di 8 ore,  di venerdì scorso, del settore edile promosso dai sindacati confederali  Cgil, Cisl e Uil. I lavoratori hanno occupato pacificamente piazza del Popolo, nel cuore del centro storico di Roma, per chiedere al Governo nazionale un forte e deciso rilancio del settore. 

Lo sciopero generale del settore delle costruzioni mancava da più di 20 anni, ma si è reso necessario a causa del perdurare di una crisi che ha portato dal 2008 a oggi alla perdita di circa 600mila posti di lavoro a livello nazionale. La Uil chiede il rilancio del settore delle costruzioni, sbloccando le opere ferme, finanziando le altre, investimenti sulle manutenzioni delle infrastrutture già esistenti e di fare un passo indietro riguardo i fondi dell’Inail per i progetti di prevenzione e di formazione, perché vogliamo si il lavoro, ma “ll Lavoro Sicuro”. Siamo scesi in piazza per tutelare i lavoratori, ma anche tutte quelle imprese regolari che oggi sono fuori dal mercato perché la competizione non si fa più sulla qualità ma sui costi.

fioravante bosco“Bisogna spendere subito le risorse già stanziate – dichiara Fioravante Bosco (Uil Av/Bn) - per fermare un’insostenibile emorragia produttiva e occupazionale. Chiediamo che siano eliminati gli ostacoli burocratici che impediscono la riattivazione o l’avvio dei cantieri. È necessario dunque delegificare - ha proseguito il sindacalista - confermando però le garanzie per la legalità, la sicurezza e la dignità del lavoro. Ecco perché – ha concluso Bosco - ci vuole una cabina di regia unica per un confronto sistematico tra tecnici del Governo, delle Istituzioni e delle Parti sociali. Noi siamo disponibili a dare una mano”. 



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