Strage di Dacca. Migranti in Prefettura ed alcuni Comuni del Sannio: "Islam non e' violenza". Foto
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Circa 50 ospiti dei centri Damasco hanno espresso solidarietà per la strage terroristica avvenuta in Banglasesh e le condoglianze al popolo italiano incontrando il viceprefetto ed il vicesindaco di Benevento.
L’attentato compiuto da sette uomini, a quanto sembra affiliati dell’Isis ma il governo bengalese però non crede alla rivendicazione giunta da Daesh, in Bangladesh, presso l’Holey Artisan Bakery nel quartiere diplomatico della capitale Dacca ha provocato 20 morti. Purtroppo gli Italiani deceduti durante l’attacco avvenuto con granate e kalashnikov sono stati 9. Poi con un blitz le forze speciali bengalesi hanno liberato gli ostaggi.
Adele Puglisi, Claudia D’Antona, Simona Monti, Marco Tondat, Cristian Rossi, Nadia Benedetti, Vincenzo D’Allestro campano originario di Piedimonte Matese(Ce), Claudio Cappelli, Maria Riboli. Questi i nomi di imprenditori, impiegati nel campo del tessile, genitori, madri che hanno perso la vita a Dacca. Immediata la reazione del governo italiano in quella che si annovera tra le peggiori stragi terroristiche da parte del fondamentalismo islamico contro italiani con la ferma condanna da parte di Mattarella e Renzi oltre che il profondo cordoglio.
Mentre stamani Dacca si fermava per il lutto nazionale e rendere omaggio alle vittime anche a Benevento i migranti di religione musulmana ospitati in diversi centri Damasco, gestiti dalla Cooperativa Maleventum sono scesi in strada per dimostrare “solidarietà” alle Istituzioni italiane e le loro condoglianze per quanto accaduto in Bangladesh. Prima tappa la Prefettura dove tricolore alla mano e cartello con su scritto “L’islam non è violenza” i migranti hanno incontrato il viceprefetto Giuseppe Canale poi in marcia verso Palazzo Mosti, dove sono stati ricevuti dal vicesindaco Erminia Mazzoni che ha ringraziato i rifugiati per un gesto importante, che segna in maniera netta la distanza tra terrorismo e Islam.
“La vostra iniziativa – ha spiegato infatti il vicesindaco – ha una notevole valenza in quanto aiuta a stemperare gli animi in un momento storico in cui, a causa dell’intensificarsi degli attentati terroristici, aumenta la paura dei cittadini e di conseguenza cresce anche il muro di diffidenza nei vostri confronti. Come istituzione lavoreremo per favorire l’integrazione e siamo ben lieti di poter avviare un dialogo”. Una iniziativa analoga è stata intrapresa dagli ospiti di altre due strutture Damasco: Airola e Sant'Agata de'Goti, entrambi occupate solo da cittadini del Bangladesh, presso il municipip dei due centri della Valle Caudina i migranti sono stati ricevuti dai rispettivi sindaci Michele Napoletano e Carmine Valentino ai quali hanno espresso condoglianze e solidarietà.
Michele Palmieri