Torna a Frasso ‘Terravecchia 2014 - L'uomo, la metafora, il mistero’ a cura di Davide Sarchioni

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Rinasce "Terravecchia" dopo circa 30 anni di silenzio, la manifestazione artistica che dal 1983 al 1987 rese celebre Frasso Telesino nel panorama della cultura internazionale di quegli anni. Terravecchia è il nome dell'antico cuore del paese dove ancora oggi rimangono le testimonianze degli interventi di pittura e scultura che furono realizzati da diversi artisti invitati ad operare su pareti, case, vicoli e piazze per riqualificare in senso urbanistico il tessuto storico, ambientale e antropologico del luogo. Con lo stesso spirito di allora e con rinnovata energia e vitalità un gruppo eterogeneo di artisti diversi per linguaggi, media espressivi e nazionalità, sono stati selezionati per realizzare nuove opere permanenti dedicate a Terravecchia, corrispondendo alla legittima necessità di cultura dei frassesi e di coloro che intendono ancora fruire dei valori dell'arte e dell'impegno creativo in un contesto unico, fatto di vita quotidiana e di interessanti occasioni di incontro e di scambio reciproco. In questa nuova edizione "L'uomo, la metafora, il mistero", a cura di Davide Sarchioni, gli artisti riflettono sulla centralità dell'uomo e dell'agire umano in relazione all'oggi e all'ambiente quotidiano in cui vive. Ne consegue la possibilità di recuperare una memoria storica dall'ampio bagaglio di tradizioni socio-culturali per leggere il presente attraverso la forza propulsiva dell'arte. Quindi l'opera si fa metafora delle connessioni fra passato e presente, oggetto misterioso che sollecita interrogativi su ciò che è stato e aprendo nuove considerazioni, prefigurando possibilità e utopie sull'avvenire. A dimostrazione di questo, il ventaglio di artisti invitati a partecipare offre una gamma di esperienze varia: gli emergenti Daniela Conte, che opera a Milano e l'artista locale Giuliana Iannotti; Gianluigi Colin che crea le sue opere utilizzando le possibilità comunicative della carta stampata; Mutsuo Hirano di origini giapponesi e il berlinese Thomas Lange, il quale partecipò all'edizione del 1986 e che ritorna a Terravecchia a testimonianza di un emblematico ricongiungimento al tempo presente. Oltre alle opere permanenti, Terravecchia si arricchisce anche di interventi temporanei realizzati da Antonio Barbieri, Max Ciogli, Christian Leperino, Nino Longobardi e Silvia Serenari nell'ambito del progetto espositivo "L'uomo, la metafora, il mistero". Una selezione di opere degli artisti invitati sarà collocata all'interno degli spazi di Palazzo Gambacorta per una ipotesi di rilettura complessiva del luogo. Vernissage sabato 13 settembre alle 20. La mostra sarà aperta fino al 30 settembre. Info: www.associazioneculturaleterravecchia.it.



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