Versus Festival. A San Salvatore la presentazione delle produzioni e della nuova edizione
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Torna a raccontare storie il Versus Festival, che presenta le produzioni della prima edizione (2015), realizzate con la partecipazione di un collettivo di cineasti ed esperti registi.
A un anno di distanza il Versus Festival ritorna con una short edition per presentare i risultati della scorsa edizione e di un lavoro di produzione lungo un anno(guarda il trailer). L’edizione 2015 è stata caratterizzata da intense giornate di attività, tra documentari, escursioni, arte, musica, poesia, filosofia e mercoledì 1° giugno, ore 10.00 pressi l’Abbazia Benedettina del Santo Salvatore, sarà l’occasione per rivivere e rivedere quell’esperienza e per presentare il “documentario sul viaggio del santo camminatore Anselmo d’Aosta” che, nel lontano 1098, da Canterbury giunse nel Sud Italia, proprio a San Salvatore Telesino, per far visita a un amico e lavorare alla sua opera più importante, il Cur Deus Homo. La sua permanenza nel Sannio, però, non dura a lungo, perché Anselmo ha una missione da portare a termine: difendere la libertà della Chiesa, un impegno che lo condurrà in altri luoghi e per altre strade.
Con questo documentario sarà possibile riscoprire il viaggio di Anselmo, una storia che parla di incontri, della scoperta dell’altro e dell’altrove, attraverso l’esperienza di chi oggi va a piedi per i cammini d’Europa, “in un abbraccio nel quale si conosce e si viene riconosciuti, nella percezione dell’alterità e al contempo della comunanza, viaggio alla volta di quella ‘coniuctio oppositorum’ che richiede di essere percorso con coraggio, esperito nei labirinti del differente e del molteplice, soprattutto vissuto fino in fondo”.
In quest’occasione, inoltre, il direttore artistico, Armin Viglione, annuncerà la nuova edizione del Versus Festival, in programma nel 2017, e il sindaco di San Salvatore Telesino, Fabio Romano, presenterà i prossimi progetti pensati per i giovani studenti delle scuole, per scoprire come la creatività e la sensibilità propria del viaggiare possano arricchire e contaminare positivamente, in modo del tutto caratteristico, le comunità locali e le nuove generazioni.